Tim Bergling è nato nel quartiere di Östermalm a Stoccolma e già a 18 anni, mentre gli amici pensavano al calcio e alle festicciole con le amiche, si chiudeva in camera a scrivere musica e a remixare. Laidback Luke, i tre Sweedish House Mafia (Angello, Ingrosso e Axwell) o i Daft Punk sono stati i dj/produttori che lo hanno ispirato, ma è nel 2008 che il ragazzino incontra Ash Pournouri; insieme decidono di adottare uno pseudonimo perché “Tim Berling è un po’ debole – dice Ash – forse è meglio qualcosa che arrivi più facilmente e direttamente al pubblico di tutto il mondo e Avicii, che in sanscrito vuol dire letteralmente ‘senza onde’ e rappresenta nel buddismo l’ultimo livello dell’inferno, è il nome giusto”. Avicii per Shazam, l’applicazione che riconosce automaticamente i brani su Smartphone, è al primo posto fra gli artisti più riconosciuti e si è piazzato settimo nella Top 100 Djs del 2015.

Un paio di mesi fa Avicii ha deciso di pubblicare sul suo sito una lettera shock diretta a tutti i suoi fan. “So di essere molto fortunato a poter viaggiare per il mondo per esibirmi, ma la vita da artista mi lascia troppo poco tempo per la vita reale” ha scritto Avicii. “Non lascerò mai la musica, ma continuerò a parlare con i miei fan proprio attraverso questo canale.” Il dj e produttore svedese conclude la sua lettera con una certa nota di ottimismo: “Una parte di me non potrà mai dire mai. Potrei tornare, ma non subito”. Scopriremo… Nel frattempo facciamo un salto all’Ushuaia di Ibiza, dove è resident per quest’ultima stagione e scopriamo l’outfit perfetto!