Il fatto che il disco di Paky fosse uno dei più attesi di questo 2022 era il segreto di Pulcinella. Moltissimi tra fan, addetti ai lavori e colleghi stavano infatti aspettando l’esordio del golden boy di Rozzano, e finalmente l’attesa sembra essere giunta alla fine.
È infatti notizia di questi giorni che Paky ha annunciato data di uscita e titolo del suo primo disco: ‘SALVATORE’ sarà pubblicato l’11 marzo 2022.
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I motivi per cui si è scatenata una febbrile attesa nei confronti di questo progetto sono tanti, primo fra tutti il desiderio di vedere Paky alla prova del primo progetto solista, o per meglio dire, le domande che sottendono a tutto ciò sono: sarà in grado Paky di sostenere un album da solo? Sarà in grado di realizzare un progetto coerente e interessante senza risultare banale e didascalico?
Difficile dare una risposta a prescindere, ancora di più considerando che fino ad ora i singoli di Paky si possono contare sulle dita di una mano, e altrettante sono le collaborazioni, per una quindicina scarsa di canzoni in totale. Allo stesso modo è affascinante notare come le aspettative siano altissime nei confronti di questo album, soprattutto se relazionate alla quantità comunque esigua di materiale edito dal rapper.
Paky nel corso di questi anni è infatti riuscito a costruirsi un’immagine e un immaginario, che sono unicum nel panorama italiano. Riportando in auge, in tempi non sospetti, lo street rap nella sua forma piu cruda, si è guadagnato un ruolo di rilievo all’interno di una generazione che riparte dalle periferie come forma identitaria. Ma mentre molti suoi colleghi hanno guardato all’estero per prendere ispirazione – cavalcando per esempio il successo del drill UK – lui ha attinto da un immaginario più italiano – alla Gomorra per intenderci – rivendicando un’appartenenza popolare che è ancora figlia dell’immigrazione dal sud verso le periferie del nord Italia. Per questo, più di tanti altri, lui da una sensazione di credibilità, e per questo, nonostante sia uno street rapper nel senso più classico del termine, è chiamato nei dischi di quasi tutti i suoi colleghi più importanti.
A tutto ciò si agggiunge una giusta combinazione di “ignoranza” e osservazione della realtà che lo circonda, per parlare anche di temi più intimi o sociali. Buon esempio sono gli ultimi due singoli pubblicati, anticipazioni del disco, da una parte ‘Blauer‘, uno street anthem classico, potente, aggressivo, fatto da uno zarro di Rozzano per gli zarri di Rozzano, mentre ‘Mama, I’m a Criminal‘ è un brano a tratti malinconico, dove la miseria della povertà e le difficoltà del vivere in periferia vengono lette attraverso l difficile convivenza con la legge.
Il percorso di Paky fino ad oggi è stato radicale e onesto, e per questo atipico per il panorama italiano, dove spesso l’immagine e l’apparenza contano più dei contenuti e l’originalità. Lui non rilascia interviste, non posta in continuazione, su Instagram è quasi assente e si sa ancora meno della sua vita privata. La sua figura, così misteriosa per certi versi, è per questo entrata nei cuori di moltissimi ascoltatori, che aspettavano questo disco come una manna dal cielo.
Ora però è giunto il momento del grande salto, e se ‘SALVATORE’ sarà un progetto solido, è probabile che da qui ai prossimi anni l’Italia avrà un nuovo cantore delle periferie come mancava da tempo. Vedremo se Paky sarà in grado di sostenere tutto l’hype che lo circonda, e se le aspettative che in tanti hanno riposto in lui saranno soddisfatte. Ai posteri l’ardua sentenza, per ora non resta che aspettare l’11 marzo.
28.02.2022