Foto: Klaus Pichler
Se ci sono artisti che escono totalmente dagli schemi prestabiliti dell’elettronica, questi sono gli Elektro Guzzi.
Il trio viennese, che dal 2012 anni calca i più importanti festival e club internazionali (Sónar e fabric tra gli altri), arriva al traguardo non banale del nono album (il settimo in studio), ‘Triangle’, in uscita il 18 marzo.
Chi li conosce li ama, mentre per chi non li segue invitiamo ad ascoltarli pensando in modo diametralmente diverso dai canoni del genere. Non immaginate infatti di vedere consolle, tastiere, synth o tante altre amenità digitali; qui si superano questi confini preimpostati e si suona con basso (Jakob Schneidewind), batteria (Bernhard Breuer), chitarra elettrica (Bernhard Hammer) e si fa techno. Techno spinta, dura, senza compromessi e con un’anima krautica asciutta e cristallina.
Tra le otto tracce di ‘Triangle’ spicca ‘Prototyp’ con i suo quattro minuti e mezzo di battiti rapidi e finale distensivo. Sono inoltre da segnalare la misteriosa ‘Telereporter’, con i suoi innesti tribali ed esotici che la rendono una sorta di inno alla jungle techno.
E sicuramente la caustica ed ipnotica ‘Okra’, traccia di punta di cui presentiamo in anteprima il video, curato come il precedente da Eyup Kuş e Flávia Mudesto.
‘Triangle’ si muove quindi tra questo genere e la kosmische music ed è palpabile il desiderio di riprendere velocità e ritmo dopo un periodo di generale rallentamento.
Non resta che attenderli prossimamente in Italia per poterli (ri)vedere dal vivo, l’ambiente sicuramente più consono per godere delle loro capacità.
03.03.2022