Il daytime clubbing è un format meraviglioso che in Italia fatica a scontrarsi con le abitudini che impongono una chiusura quasi totale a questo tipo di iniziative nei giorni feriali, anche se già estivi. Sono tanti gli amici e i colleghi che non sono riusciti a raggiungere il Carroponte a Sesto San Giovanni, alle porte di Milano, in un orario consono alla line up che prevedeva l’apertura di Andrea Rango di m2o Radio intorno alle 16 seguito dal grammy-award winner Tourist. A Milano le attività non chiudono presto e fine giugno non è ancora il momento di chiedere permessi.
Ma andiamo con ordine. Venerdì scorso è stata la giornata più calda dell’anno e quella di Episode#1 Outdoor Music Fest (feat. Richie Hawtin, Recondite live, Kölsch dj set, Bob Moses live, Tourist, Andrea Rango). Il caldo infernale e gli eventi outdoor non vanno d’accordo. Durante il live dei Bob Moses delle 17:30 la temperatura sfiorava i 35 gradi amplificati dalla bellissima – ma in questo caso “maledetta” – location post industriale del Carroponte. Il clima torrido ha favorito l’erbetta delle zone chill out del Carroponte, molto più appetibile del cemento del dancefloor. Non siamo a Coachella, non siamo a Glastonbury (dove tra l’altro il giorno dopo i Bob Moses avrebbero fatto una doppia apparizione) ma siamo a Sesto San Giovanni e il live act più bello e interessante dell’anno ne ha un risentito. Ma la giornata va avanti con le migliori delle aspettative perchè il deejay set di Kölsch, previsto per le 18:30, è il massimo che un clubber oggi possa aspettarsi per il tramonto. E infatti Il deejay e produttore danese di origini irlandesi non ha tradito le aspettative. Una curiosità: Rune Reilly Kölsch è esploso in tutto il mondo nel 2013 grazie alla super hit “Calabria” e per questo mi sta ancora più simpatico.
Sia Bob Moses che Kölsch sembrano divertirsi tantissimo e questo particolare non è assolutamente da sottovalutare. EPISODE#1 è pensato come un grande evento daytime internazionale e poco prima delle 21 è il turno di Recondite, top player bavarese che suona solo ed esclusivamente live la sua techno melodica, meditativa e introspettiva. Il suo set, preciso e solido, coincide con la chiusura degli uffici e l’immensa dancefloor open air del Carroponte comincia ad offrire finalmente un colpo d’occhio più che dignitoso. Il live del tedesco si chiude con uno dei dischi più belli della serata, “Osa”, che porta la sua firma e che proprio venerdì scorso ha visto la luce su Innervisions.
Chiude la maratona Richie Hawtin, arrivato in città il giorno precedente per presentare sia il suo nuovo mixer (“suona meglio di qualsiasi altro mixer in circolazione e di tanto”, mi spiega) sia la sua collezione di Sake (giovedì all’Elita Bar di Via Corsico, sui Navigli, in collaborazione con i gentilissimi ragazzi di Milanosake) a conferma di come il paladino della techno sia ormai un artista a tutto tondo e un trend setter anche fuori dalla consolle dove l’aspetto concettuale che accompagna le sue performance gioca un ruolo chiave per la fruizione della performance stessa. Il fatto che la sera successiva avrebbe suonato alla Spiaggia del Faro di Jesolo ha tolto il peso dell’esclusività all’evento milanese che per organizzazione, impegno e scelta artistica avrebbe meritato una cornice di pubblico ben diversa che con Hawtin, di notte, riesce comunque a raggiungere il quorum.
“Peccato che sia sempre così difficile, se non impossibile, fare qualcosa di diverso come progettualità in Italia” mi dice Lele Sacchi, una delle menti del progetto, convinto però che sia sempre meglio provare, nei limiti della sostenibilità, a produrre eventi differenti. Ma è così difficile cambiare le abitudini degli italiani o forse è l’intero movimento che deve riorganizzarsi e ripensarsi? Di sicuro l’evento #EPISODE1 aveva tutte le carte in regola per essere un grande evento ma dobbiamo conservare il giudizio e la fiducia per l’#EPISODE2 perché una location del genere unita ad una scelta artistica eccellente merita senza dubbio una seconda chance. Magari di sabato. Come già in precedenza Sacchi e il tuo team avevano fatto con grandissimo successo.Una delle line up più interessanti dell’anno ha dovuto scontrarsi con la realtà di una città alla quale in questo caso è stata forse data troppa fiducia. E con il caldo infernale.
Foto per gentile concessione di Bruno Garreffa.
27.06.2016