Oxnard è una città degli Stati Uniti sulla costa della California meridionale. Qui si sta sviluppando, per il primo semestre del 2023, uno dei più grandi poli di forgiatura del vinile al mondo. Dietro all’intera operazione c’è un accordo tra i brand specializzati Mobile Fidelity Sound Lab, Music Direct e MoFi, guidati da Jim Davis e dagli ingegneri Rick ed Edward Hashimoto. Con otto macchine da stampa della Record Pressing Machines di Nashville, la fabbrica punterà inizialmente a stampare due milioni di dischi all’anno.
Con un focus rigoroso invece sulla ‘qualità e non sulla quantità’, almeno così promettono dal loro sito internet, Mobile Fidelity Sound Lab, Music Direct e MoF asseriscono che la maggiore capacità di produzione consentirà di pubblicare dischi di ogni genere, quindi non sono solo rock, jazz o classica ma anche elettronica. Coinvolta nell’operazione ci sarà anche un po’ di Europa, di Repubblica Ceca per la precisione: GZ Media è pronta a entrare in partnership nel suo terzo impianto di pressatura ubicato nel continente nordamericano.

L’azienda di Zdeněk Pelc, uno dei cechi più ricchi del pianeta, ha investito più di 12 milioni di euro direttamente nello stabilimento di produzione di Nashville che sulla carta collaborerà con l’azienda californiana. “La domanda di dischi in vinile sta crescendo nel mondo e vogliamo essere il più vicino possibile ai nostri clienti”, ha detto Michal Štěrba, CEO dell’azienda con sede a Loděnice, in Repubblica Ceca.
Gli Stati Uniti sono strategicamente molto importanti in merito al mercato del vinile, in quanto sono il principale sbocco dell’export per tutto il globo, e sul territorio a stelle e strisce la domanda è costantemente in crescita. Proprio dagli Stati Uniti a inizio 2022 era arrivata la notizia che le vendite dei vinili, per la prima volta in 30 anni, avevano superato quelle dei cd. Il dato è ancora più interessante se si pensa che il cd, a sua volta, ha iniziato una timida ripresa rispetto agli ultimi anni.
07.09.2022