L’immagine che apre questo articolo dovrebbe esservi famigliare. Se non lo è, o siete davvero giovanissimi oppure non siete molto epserti di club culture. È l’iconica foto di Fatboy Slim durante il Big Beach Boutique del 2002, un party che radunò sulla spiaggia di Brighton, costa meridionale dell’Inghilterra e città dove vive Fatboy Slim, 250mila persone. Avete letto bene, 250mila. In un’epoca in cui non c’era un telefono a testa pronto a testimoniare qualsiasi cosa, i concerti potevano diventare eventi generazionali, raduni fuori scala che contribuivano a creare il mito di un artista o di un movimento. Pensiamo a Woodstock, al Live Aid, alla Love Parade, ai rave romani a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 o al concerto degli Oasis a Knewborth. Il Big Beach Boutique è uno di questi eventi. Da quel momento, “il” party in spiaggia.
Serve un minimo di contestualizzazione: Norman Cook aka Fatboy Slim nei primi anni Duemila era una popstar assoluta, vendeva milioni di copie ed era colorato, frizzante, istrionico come nessun altro, in un’epoca in cui i dj ancora non erano usi saltare sulle consolle, danzare e incitare la folla. E poi, il suo big beat era il mix perfetto di musica credibile per dj e clubbers così come per amanti di rock, pop, funk e tutto quello che ci stava in mezzo. Divertente, accattivante, ammiccante e senza fronzoli, lo stile di Fatboy creò un fenomeno di costume, capace di infiammare i cuori du una nazione trasversale e universale di fan. Così, dopo la prima edizione, nel 2002 il bis diventò un successo clamoroso, oltre ogni aspettativa. Entrando nella storia insieme alle coloratissime camicie hawaiiane (“da buontempone” direbbe Homer Simpson) che l’hanno per sempre inchiodato in quella iconica, leggendaria immagine. Come il giubbotto scamosciato del primo Vasco, i pantaloni di pelle di Jim Morrison o i caschi dei Daft Punk. E ora, vent’anni dopo…
… Fatboy Slim annuncia una notizia bellissima: ci sarà un ventennale di Big Beach Boutique. Non si sa ancora molto, ma Cook si è rivelato sul suo profilo Instagram. Insieme a una singolare richiesta: “AVETE VISTO QUESTA CAMICIA…? Stiamo cercando di rintracciare l’attuale possessore di questa iconica camicia hawaiiana per uno spettacolo del ventesimo anniversario di Big Beach Boutique. Se ne eravate in possesso o se l’avete vinta a una lotteria in tutti questi anni, posso chiedervela indietro in prestito?”.
Insomma, Fatboy Slim fa sul serio: vuole rifare (o comunque celebrare) Big Beach Boutique e vuole essere filologico, ricreando il costume dell’epoca. Riuscirà il nostro eroe a ritrovare la camicia magica? Staremo a vedere. Sarebbe bellissimo. In ogni caso, sarebbe bellissimo andare al concerto per i vent’anni di Big Beach Boutique. E sì, la dance ormai è ance revival, facciamocene una ragione.
Visualizza questo post su Instagram
23.03.2022