Le separazioni non sono quasi mai consensuali, nella sostanza. Lo diventano nella forma, se validi avvocati trovano un punto d’incontro tra le parti in causa, con mutuo risparmio di tempo, soldi e energie, fisiche e mentali. Una situazione che al momento sembra lontanissima tra Spinnin’ Records e Martin Garrix, che diramano comunicati stampa e dichiarazioni ufficiali sempre più avvelenate.
Tutto inizia a fine agosto 2015, quando Garrix rivela che avrebbe abbandonato sia la label Spinnin’ sia il management MusicAllStars. La replica della controparte è un distillato puro di diplomazia: concetti improntati ai “ci dispiace” e ai “non ci resta che augurargli il meglio” di rito. La temperatura sale bruscamente dopo l’Amsterdam Dance Event: qualcosa – anzi più di qualcosa – deve essere andato storto. A inizio dicembre Garrix dichiara che citerà in giudizio la Spinnin’ per “pareri differenti” su alcune questioni. A questo punto la label olandese abbandona l’understatment e fa partire i primi siluri, e dà appuntamento a sua volta a Garrix in tribunale, pronta a chiedere i danni per la rescissione unilaterale del contratto. La sostanza? Per quanto risulta, ci si riferisce a brani finalizzati prima del 1 luglio 2015 e mai rilasciati, e che nessuno intende mollare all’ex partner.
Il 31 dicembre Garrix mette a disposizione gratis sul proprio sito il suo nuovo brano ‘Bouncybob’ e il 5 gennaio prepara un po’ di carbone per la Befana, ammesso che nel Nord Europa abbiano queste abitudini: giusto per ribadire che è lui a fare causa alla Spinnin’, non viceversa, puntualizzando nel dettaglio quanto i suoi ex discografici siano stati nelle loro dichiarazioni “incorrect”, termine pesantissimo nella lingua e nella mentalità inglese, idioma con il quale si comunica ovviamente in questa diatriba: “Sarò io a chiedere i danni, non il contrario. E sono ancora più felice e convinto di aver preso la decisione giusta andandomene, potendo cosi scegliere quando, dove e soprattutto con chi far uscire la mia musica”.
Tanto lavoro si prospetta per i rispettivi studi legali, il fuoco è stato appena appiccato e sembra davvero difficile che qualche pompiere riesca a spegnerlo in tempo utile.
05.01.2016