• DOMENICA 28 MAGGIO 2023
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Generazione Diabolika: un documentario che non fa sconti

Il racconto di una one-night partita da Roma e arrivata a Ibiza, passando dal Cocoricò di Riccione

È approdato su Prime Video – la piattaforma streaming di Amazon – il documentario ‘Generazione Diabolika’ di Silvio Laccetti, che racconta gioie e dolori di una serata senza dubbio dotata di tutti i titoli per entrare in un ideale pantheon delle one-night italiane più importanti degli ultimi trent’anni. Un documentario che parte dalla morte del vocalist Lou Bellucci, per documentare la storia di un party partito da Roma e arrivato sino allo Space Ibiza, transitando per il Cocoricò di Riccione. Un percorso non privo di ostacoli, ricordato con una serie di interviste a personaggi quali Wladimir Luxuria (tutto in fondo iniziò con la sua serata Muccassassina), Fabrizio De Meis, D Lewis, Emanuele Inglese, Emix, Henry Pass, Paolo Bolognesi, Simone LP, Stefano Santacruz e tante immagini di repertorio. Un documentario che dura 70 minuti e che ha il pregio di non scadere nella retorica, ed evita di lodare a tutti i costi il passato, nei cui confronti siamo tutti sempre molto indulgenti perché lo ricordiamo per lo avremmo desiderato e non per quello che sia stato davvero.

 

 

Diabolika è nato, cresciuto ed è finito senza un preciso perché, ha seguito probabilmente un suo percorso fisiologico affine a tutte le one-night, con gli inevitabili rimpianti ma anche con la consapevolezza che sia sempre meglio fermarsi da soli prima che te lo impongano gli altri, per quanto i vari contrasti all’interno del team ne abbiano accelerato la conclusione e sembrano escluderne un ritorno, quantomeno in tempi  brevi. Speriamo che ‘Generazione Diabolika’ sia uno stimolo per realizzare altri documentari coinvolgendo organizzatori e artisti che hanno fatto parte sin dagli anni novanta di tante realtà fondamentali nella storia del clubbing italiano e internazionale. Qualche nome? Alter Ego, Angels Of Love, Dadarà, Exogroove, Insomnia, Jet Lag, Magic Mondays, New York Bar, Supalova, Syncopate e chissà quante ne stiamo dimenticando. Sarebbe fantastico ritrovarle tutte in documentari, su siti internet, persino in musei sia virtuali che fisici.

 

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Dal 1996 segue, racconta e divulga eventi dance e djset in ogni angolo del globo terracqueo: da Hong Kong a San Paolo, da Miami ad Ibiza, per lui non esistono consolle che abbiano segreti. Sempre teso a capire quale sia la magia che rende i deejays ed il clubbing la nuova frontiera del divertimento musicale, si dichiara in missione costante in nome e per conto della dance; dà forfeit soltanto se si materializzano altri notti magiche, quelle della Juventus.

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