L’avrete sentito almeno un milione di volte in televisione, in quello spot della Vodafone per il quale una parte della fanbase ha storto il naso. Non è mai facile quando il rap si mischia alla televisione. Eppure lo spot ha una colonna sonora niente male, ed è ‘Cara Italia’, il nuovo singolo di Ghali, disponibile per download e streaming a partire da oggi, 26 gennaio 2018. La produzione non poteva che spettare al solito Charlie Charles, reduce dall’album dei record di Sfera Ebbasta e da un’annata di soli successi.
Oltre all’indiscutibile orecchiabilità del ritornello – ce l’avevo in testa ben prima che uscisse il brano – la forza del tunisino di Baggio è anche a livello di contenuti e a questo siamo abituati, tra contributi autobiografici e quadri di un’Italia stanca, distratta e maldestra. Come il titolo anticipa, il nuovo singolo è dedicato proprio a quell’Italia, terra di contraddizioni che, nei suoi difetti – “Cambiano i ministri ma non la minestra / il giornale parla dello straniero come fosse un alieno” – rimane comunque un’amorevole madre – “Dio ti benedica cara Italia / sei la mia dolce metà” – ha visto crescere l’artista dalle periferie di Milano al riconoscimento in tutto il Paese. Ne ha parlato lo stesso Ghali in una lettera aperta ai fan pubblicata ieri su Facebook:
“Cara Italia, Ti dedico questa canzone che ho ideato tornando dal mio primo viaggio in America. Non hai nulla da invidiare a questi grandi paesi che vediamo nei film. Spero però che tu non ti offenda per aver risaltato i tuoi difetti, sappiamo tutti che sei bellissima ma questo serve a migliorarsi. Cara Italia, ho scritto “sei la mia dolce metà” perchè è davvero così. Tu mi hai visto nascere, mi hai cresciuto e ora che in ogni tuo angolo gridano il mio nome come posso voltarti le spalle? Tu che sei la dimora dei miei desideri, il letto dei miei sogni. Infinite le giornate di dolore tra le tue mura e infinite le notti di rabbia ma come potrei voltarti le spalle senza rimpianto? Cara Italia, Ti chiedo solo tre cose: NON PARLARMI più di confini e non ti parlerò più con diffidenza. NON SENTIRTI inferiore e io mi sentirò all’altezza. NON VEDERMI come un nemico e io ti vedrò come una sorella, un’amica, una mamma. Spero che tu possa prendere in considerazione le mie parole. Io T.V.B Cara Italia. Ghali.”
A noi Ghali piace. Della nuova leva legata al rap, di cui vi abbiamo parlato spesso ultimamente, il ragazzo di Baggio è forse il nome che si è preso sulle spalle una serie di tematiche sociali da sempre maledettamente delicate: accoglienza dello straniero, uguaglianza sociale, politica di discriminazione. Il legame con la sua terra natale è sempre forte e non perde occasione di cantarlo:“Compro una villa alla mamma e poi penserò all’Africa” diceva in ‘Ninna Nanna’, ma anche in ‘Cara Italia’ c’è un richiamo ricco di spunti: “Un po’ italiano un po’ tunisino / lei di Portorico / se succede per Trump è un casino”. Il suo flow è unico in Italia e la sua personalità – sia audio che video – è un vero e proprio tesoro per la nostra scena, che se nel 2018 vanta un anno di enorme rilancio alle spalle, un po’ lo deve anche a lui. Lo deve ad ‘Album’, un debutto da favola, lo deve al marchio Sto – label personale, brand d’abbigliamento, street magazine, centro gravitazionale di stile e nomi interessanti – e lo deve a ‘Ninna Nanna’, ‘Habibi’, ‘Happy Days’, ‘Pizza Kebab’, ‘Vida’, vere e proprie hit che nel giro di due anni hanno cambiato le carte in tavola nel Belpaese. Più di un paio d’occhi americani sono su di lui da tempo, come mi ha confessato qualche mese fa un addetto ai lavori statunitense, ma che questa scena italiana stia andando giù di buon grado al resto del mondo, ve l’abbiamo già anticipato.
26.01.2018