• DOMENICA 28 MAGGIO 2023
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Hardwell e VINAI, la nuova collaborazione vive solo di passato

La nuova collaborazione tra il duo bresciano e la star olandese non entusiasma: 'Out Of This World' richiama la big room senza particolari innovazioni stilistiche. Siamo al capolinea?

Hardwell e VINAI sono artisti che hanno avuto il talento e le capacità di incarnare una particolare sonorità in un preciso momento storico. Un suono che li ha portati al successo mondiale nel campo della progressive house, big room e melbourne bounce e che li ha eletti ad anfitrioni mondiali di un modo di produrre, presentare e suonare musica elettronica a eventi e festival di ogni dimensione, da Ultra Miami alla festa nei club di provincia.

Sia Hardwell che VINAI sono presenti all’interno della nostra DJ MAG Top 100 Djs da diversi anni – nel 2017 erano rispettivamente alla 4° e 32° posizione – e continuano ad avere un nutrito seguito come attestano live e numeri sui social. Fare un paragone tra le parabole dei due artisti sarebbe inopportuno, tuttavia entrambi sono accomunati, oltre che dal fatto di non essere più riusciti ad emulare i successi che li hanno lanciati nello stardom mondiale (o meglio, a ripetere il successo in altri generi diversi da quelli che li hanno visti esplodere), da una nuova collaborazione uscita venerdì scorso su Revealed Recordings. ‘Out Of This Town’, con il featuring dell’americano Cam Meekings, arriva in un momento molto delicato per entrambi. Per Hardwell è la prima traccia in uscita dopo l’annuncio del suo stop a tempo indefinito dall’attività live e certifica la sua perseveranza nel voler produrre big room – come d’altronde attesa la sua ‘Bigroom Never Dies’ uscita quest’anno – assieme a nomi come Timmy Trumpet, Quintino, Steve Aoki, Blasterjaxx, DM&LM. Per i VINAI è invece più di un mezzo passo indietro: dopo due anni di sperimentazioni future bass, pop, tropical house, melodic trap il duo bresciano torna alle sonorità che li hanno consacrati senza apportare nessuna particolare innovazione degna di nota.

‘Out Of This World’ con i suoi synth spianati, il suo build-up arrogante, lo stanco cliché del get your hands up e lo special trap certifica un suono e uno stile appartenenti a un’era musicale che ha fatto il suo tempo ma che viene reiterato all’infinito nella speranza di intercettare il pubblico affezionato al genere e ai personaggi esplosi nella golden age dell’EDM. Attingere al pozzo fino che c’è acqua non è sicuramente un reato, anzi, tuttavia c’è una sostanziale differenza tra vivere di sogni ed essere in grado di rinnovarsi senza tradire la propria identità artistica. Potranno ancora contare su milioni di ascolti – in realtà non molti, se si guardano i numeri su Spotify – e sul rispetto per quanto hanno saputo fare nel passato ma sicuramente non entusiasmano per ciò che stanno realizzando nel presente.

Never say never, mai dire mai. Con il ritiro (temporaneo?) di Harwell si è chiuso un ciclo ma questa pausa sicuramente porterà giovamento, freschezza e nuova voglia di fare musica all’artista olandese. D’altro canto speriamo che il futuro sappia portare nuova ispirazione ai VINAI, per molti anni capaci di tenere alta la bandiera italiana della musica elettronica nel mondo.

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Michele Anesi
Preferisco la sostanza all'apparenza. micheleanesi@djmagitalia.com

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