Immagine: Marina Benetti

Andrea ‘Mole’ Riva e Mauro Sommavilla. Due nomi che da molti anni navigano nel mare dell’underground italiano con una certa credibilità, tra le onde del rap, del reggae e delle derive elettroniche più avanguardiste. Insieme, hanno dato vita al progetto Higuita Doom (nome suggestivo che da un lato cita il celebre portiere colombiano degli anni ’80 e ’90, dall’altro il videogame datato 1994 che rivoluzionò il mondo degli sparatutto con la famosa visione in soggettiva). E il loro nuovo EP è un lavoro da tenere under the spotlight, come si dice. Una manciata di tracce interessantissime con tante direzioni diverse, molta fantasia, pochissima prevedibilità, e un suono sicuramente originale che si muove sulle coordinate dell’elettronica più fresca, sia dal lato dancefloor-oriented sia da quello più strettamente incline a farsi ascoltare senza funzionalità da ballo. Il suono del 2050, per usare una definizione altisonante ma certamente adeguata alla spinta in avanti del progetto.

A pubblicare il tutto MFZ Records, piccola ma curata label di matrice italiana, di base a Londra, e di gusto assolutamente internazionale, con una missione piuttosto esplicita verso la ricerca. Higuita Doom e MFZ ci regalano in anteprima esclusiva il video di ‘Ruudboy’ (anche qui c’è un riferimento abbastanza palese al calcio ’80/’90 con il nome di Ruud Gullit e un gioco di parole verso il mondo della musica giamaicana), uno dei pezzi dell’EP. Video curato da Marina Benetti che ha realizzato l’animazione in 3D (notevole) e anche l’immagine di copertina che apre questo articolo. Da vedere. Da ascoltare. Merita.