Era il 1996 quando la Global Underground uscì con la sua prima compilation, la prima di una lunga serie firmata ogni volta da un dj diverso e dedicata sempre una nuova città ed ai suoi suoni. Una collana iniziata con Tony De Vit e Tel Aviv, e che è arrivata lo scorso anno al numero 41 con James Lavelle e Napoli: le altre 39 sono state selezionate tra gli altri da Paul Oakenfold, Sasha, Digweed, Carl Cox, Solomun. Lo scorso anno la G.U. è tornata nelle mani del suo fondatore originario Andy Horsfield, pronto a restituire al brand il giusto smalto.
L’imminente ottobre lo dimostra: giovedì 20 esce infatti ‘Twenty’, un triplo cd e triplo vinile con il meglio di questi vent’anni, accompagnato un libro fotografico di 112 pagine, selezionate da un database di oltre 100mila immagini. In tracking list Moby, Sasha, Dixon, Dubfire e tantissimi altri ancora. Due i party in programma per presentare Twenty: giovedì 20 ottobre al Q Factory di Amsterdam e venerdì 28 al Ministry of Sound di Londra. Sempre giovedì 20 Global Underground festeggerà la sua 100esima release, il suo grande classico ‘Mexico Can Wait’ di Roland Klinkenberg feat DJ Remy, con i nuovi remix di Gabriel Ananda, Matthew Jonson ed altri ancora.
21.09.2016