Oltre 1.200 delegati e circa 200 giornalisti si sono ritrovati a fine maggio a Ibiza per l’edizione 2018 dell’International Music Summit, che ogni anno segna l’inizio della stagione estiva per i gli addetti ai lavori ed i clubber di tutto il mondo, complici le aperture e le inaugurazioni dei locali dell’Isla. IMS si conferma sempre di più un punto fermo nel calendario di settore, il degno contraltare di quello che l’Amsterdam Dance Event rappresenta in autunno. In attesa e nella speranza che la Winter Music Conference – marchio rilevato questa primavera dai titolari dell’Ultra Music Festival – torni a vivere i fasti di un tempo. Tanti momenti salienti dell’IMS di quest’anno. Proviamo a riassumerli in questo articolo e negli altri contenuti che troverete sul numero di luglio di DJ Mag Italia, che conterrà come sempre la nostra guida ibizenca.
Il tributo di Pete Tong ad Avicii
L’IMS 2018 non poteva non aprirsi con un tributo di Pete Tong ad Avicii, la cui morte ha sconvolto tutti anche perché ha palesato, nella maniera più drammatica possibile, il dark side della vita dei dj. Da buon inglese, Pete Tong è stato asciutto e diretto con le sue parole che hanno ricordato Tim Bergling.
“Come è potuto succedere? Eri sempre più stanco, costantemente stanco, malato e non potevi fermarti – queste le parole del dj, uno dei fondatori di IMS. “Ti sei ritirato nel 2016, ti ho intervistato in radio (BBC Radio 1 – ndr) e mi sembrava stessi bene, in pace con te stesso, pronto a creare nuova musica senza l’assillo di dover andare in tour, la cosa che ti angosciava più di tutte. Non sapremo mai quali demoni abbiano avuto il sopravvento. Questa tragedia deve farci riflettere: non voglio dire che la festa sia finita, ma TUTTI QUANTI dobbiamo aprire gli occhi e guardarci intorno, per capire chi di noi possa avere bisogno di aiuto e non finisca troppo presto i suoi giorni”.
Un business in grande crescita
The show must go on, si dice in questi casi. Come ogni anno, IMS ha rivelato un business report, uno studio che fotografa senza inutili giri di parole il quadro economico della Electronic Music Industry. Il mercato di settore ha registrato una contrazione del 2%, generando un volume d’affari complessivo di 7,3 miliardi di dollari: se le stime saranno confermate, nel 2021 la cifra dovrebbe salire a 9 miliardi. Stime a loro modo relative, che non considerano l’incommensurabile contributo della dance, delle sue produzioni discografiche e degli eventi correlati all’industria musicale mainstream. L’intero report è scaricabile gratuitamente sul sito di IMS.
Burning Man
Il confronto tra Ibiza e Burning Man è stato uno degli argomenti più apprezzati tra quelli trattati nel terzo ed ultimo giorno di IMS. Realtà simili o agli antipodi? Il festival che si svolge a fine agosto nel deserto del Nevada quanto ha in comune con la Isla Blanca?
“La mia prima volta al Burning Man? Ci sono stato quasi trascinato e all’inizio ho odiato tutti quanti per esserci andato. Quando poi è sorto il sole non ho più smesso di sorridere. Un’esperienza in grado di cambiarti la vita”. – parole di Seth Troxler.
Sempre durante lo stesso panel, non è mancata una dura presa di posizione sulla sempre più eccessiva presenza di VIP a Ibiza, considerati “pericolosi” in quanto in grado di contaminare l’isola e la sua caratteristica principale, ovvero rappresentare il miglior posto al mondo dove per tutta l’estate si radunano i migliori dj e si svolgono i migliori party. Per gli integralisti la presenza di celebrities che sbocciano ai tavoli andrebbe ad intaccare lo spirito underground dell’isola balearica, per molti altri si tratta di puro business e di maggiori alternative, in grado di attrarre un pubblico che non andrebbe a ballare house e techno nemmeno sotto tortura.
11.06.2018