L’International Music Summit è risultato a Ibiza un appuntamento che ha fatto riflettere tutti i suoi partecipanti. È stata sì un’opportunità vera per l’industria, la cultura e la formazione nel settore della musica elettronica che va dai live sino alla discografia passando tra le tecnologie che oggi integrano realtà come metaverso, NFT, sistemi di blockchain e fan token, ma anche un evidente cambio di passo della scena.
L’evento, tenutosi alla fine del mese di aprile, per la sua tredicesima edizione nella location tutta nuova del Destino Pacha, dopo una pausa di due anni non solo ha presentato il proprio rapporto annuale ma è andato oltre. Ha dimostrato ancora una volta che il genere che più è in voga è la tech-house seguita dalla techno e dalla house music, con la Defected che ha dimostrato tutta la sua forza organizzativa. Tuttavia, le parole spesso sulla bocca dei presenti sono state, come detto, le piattaforme e gli sviluppi di quello che è chiamato Web3.

Come ha affermato la ex manager degli Swedish House Mafia e oggi boss di Hipgnosis Amy Thomson, “l’industria musicale necessita sempre più di trasparenza e le nuove tecnologie possono offrire questo tipo di possibilità”. Un segnale forte arriva direttamente dagli stessi artisti, che stanno diventando sempre più indipendenti con i propri brand discografici e live e le proprie strategie di marketing nate durante il lockdown e la pandemia.
L’IMS dimostra ancora una volta che la musica non è più sola e al centro di tutto, è invece un mezzo e non più un fine: oggi e col trascorrere del tempo si parla sempre più di indotto e meno di musica in sé a livello creativo, soprattutto con l’uniformato livello tecnico che i produttori, grazie alla tecnologia esasperata, hanno raggiunto negli ultimi anni.

Back to back online a latenza zero in diversi fusi orari e continenti utilizzando controller touchscreen e produzioni dozzinali stanno dimostrando che è facile produrre ma sempre più difficile farsi largo tra la concorrenza e lo sgomitare tra addetti ai lavori ha dimostrato che l’IMS, come l’ADE ed eventi similari, è diventato un’isola felice dove si scoprono nuove attività, nuovi servizi, si consolidano rapporti con una birra o un caffè ma, sul posto, si fanno sempre meno affari i tempo reale.

Nel contempo, in piena era streaming, i dj guardano ancora a Beatport che ha avviato una collaborazione con Microsoft per l’utilizzo del touch screen Surface, che sfrutta Ableton Live o qualsiasi DAW per controllare in modo naturale e intuitivo Beatport DJ. Interessata a questo genere di cose si è dimostrata anche la nuova star di BBC Radio, Jaguar Bingham, che ha partecipato anche agli incontri nell’area dedicata alle donne e brandizzata Shesaid.so.
Dalla stessa emittente, Pete Tong ha approfittato dei vari panel per intervistare prima Lyor Cohen, Global Head of Music di YouTube e Google, e poi anche Laurent Garnier, Brian Eno e i Duran Duran. Il dj di Radio 1 ha anche incontrato in presenza (e in streaming) responsabili di marchi come PIXELYNX, startup fondata da Richie Hawtin e Joel Zimmerman (deadmau5) o Skiddle, piattaforma specializzata nella vendita di biglietti di concerti, club e festival.
06.05.2022