DjMag incontra Kr!z, dj belga label head, A&R e founder di Token Records. Il 7 marzo il Berghain Club di Berlino celebrerà la maestosità della label, in una Klubnacht dedicata all’etichetta fiamminga e ai suoi artisti di punta. Si esibiranno, per l’occasione, Ctrls live, Inigo Kennedy, Kr!z, Ø[Phase], Lucy, Rodhad, Surgeon, Ben Klock e Ben Sims.

Recentemente Resident Advisor ha collocato Token nell’elenco delle prime 20 etichette discografiche del 2014. E’ impossibile non collegare il tuo nome alla label, vorrei che facessi un passo indietro e cominciassi a parlarci di quando tutto ha avuto inizio. Dal 2007 al 2014, da “Identify yourself” di Inigo Kennedy a “Aphelion”, i primi approcci, i cambiamenti, tutti i protagonisti di quest’avventura pregna di estrema passione. Quanto sei fiero di questo conclamato successo? Quanto lo senti tuo?
Abbiamo percorso un cammino lungo e tortuoso, e sono davvero orgoglioso dei risultati raggiunti. Più di 50 release, 2 album e 2 compilation, è folle guardare indietro, ripercorrere tutto ciò, adesso. A volte mi sento come se non guardassi mai abbastanza indietro, proiettato come sono sul futuro. Come ho detto già in molte interviste: la prima release è stata una manna dal cielo. Inigo ha prodotto un Ep straordinario, credo non solo per Token, ma anche per se stesso. Ha subito regalato un’impronta alla label, cosa che all’epoca persino noi stessi stentammo a riconoscere. Inigo ha puntato i riflettori su Token e, all’improvviso, tutti erano lì ad osservarci, tutti parlavano di noi. Devo molto a lui. Da quella prima release tutto pian piano è cresciuto. La nostra audience migliorata in maniera esponenziale, molti artisti si sono uniti a noi e sono cresciuti con noi. E siamo ancora in forte crescita, al momento.
Quanto è delicato il tuo ruolo in Token? Sei l’A&R (Artists & Repertoire) della label, il tuo lavoro è quello di scoprire nuovi artisti, fare da tramite tra gli artisti e la label stessa, sei un selezionatore di contenuti e di compositori. Regalaci qualche dettaglio su una giornata tipo di Kr!z a lavoro.
Non lo vivo come un lavoro. Il momento in cui comincerò a vederlo sotto questa luce, mi farò da parte. Voglio semplicemente sentirmi ispirato e aiutare gli altri a sentirsi ispirati da techno di qualità. Il fattore divertimento è molto importante. Provo a sviluppare un buon rapporto con gli artisti e a non mettere sotto contratto degli stronzi che vogliono solo salire sul carro dei vincitori. Credo, alla lunga, di aver fatto un buon lavoro su entrambi i fronti. Non c’è una giornata tipo a lavoro per me. Lavoro quando voglio e quando posso. Sto rispondendo a quest’intervista su un volo per Verona mentre ascolto demo. Ascolto musica sempre e suono ogni weekend così che la musica sia sempre a me vicina.
Dicci di più riguardo le tue radici. Sei un dj belga, hai mosso i tuoi primi passi sui grandi palcoscenici al “Kozzmozz” e ora sei a capo di una delle più importanti techno label del mondo. Descrivici il tuo percorso, le tue scelte, musicali e di vita.
Potrei riempire un libro con la risposta a questa domanda! Sono stato scelto da “Kozzmozz” per i miei primi passi ufficiali, è vero, ma sono stato un dj per molto tempo prima di quel momento, cercando la strada giusta scoprendo me stesso, i miei gusti personali e il mio stile. “Kozzmozz” mi ha aiutato a crescere in Belgio ed è stato il mio propulsore per la carriera di dj. Sarò sempre grato allo staff di questo. Avevo già avuto qualche richiesta dall’estero ma tutto è cambiato radicalmente quando abbiamo dato il via alla label e la gente ha cominciato a notarmi anche a livello internazionale. Da lì in poi, sono cresciuto con Token, ed è stata un’appassionante cavalcata.
Come motiveresti la tua scelta di essere esclusivamente un dj e non un compositore?
Beh, ad essere onesti non è propriamente una scelta. Ho così poco tempo per focalizzare le mie idee musicali o sperimentare. Sono costantemente impegnato ad ascoltare musica fatta da altri, selezionando tracce per la label o per i miei dj set. E’ davvero complicato trovare un po’ di spazio nella mia testa in cui creare idee musicali mie. Credo, però, che arriverà il giorno in cui sentirete parlare di una release di Kr!z.

Concentriamoci di più su “Aphelion”, l’album e il tour. Credi si possa collocare al primo posto nella lista di progetti di successo da te curati? Com’è nata l’idea di realizzare un vero e proprio tour con tutti gli artisti Token coinvolti? C’è stata una serata in particolare che ricordi con più piacere, che ha trasmesso di più a te e agli altri dj coinvolti?
Non so dirti con certezza se “Aphelion” detenga il primato, è impossibile scegliere tra tutti i progetti che ho portato avanti e che abbiamo realizzato. Di certo non è passato inosservato. Il concept è venuto fuori abbastanza organicamente. Sono stato in contatto con gli artisti coinvolti per molto tempo e ho sviluppato queste relazioni cementandole col tempo. 3 degli artisti presenti su Aphelion (Surgeon, Luke Slater e James Ruskin) hanno avuto (e ancora hanno) un’influenza inimmaginabile su di me e lo erano, ovviamente, anche quando diedi inizio al progetto Token nel 2007. Poi ci sono Inigo, Ø[Phase], Ctrls e Rodhad, scelte scontate in quanto miei produttori preferiti del momento. In aggiunta abbiamo Karenn (Blawan e Pariah) e Lucy. Ho parlato con loro per anni prima di lavorare insieme e questa mi è sembrata un’opportunità perfetta: riunire tutti in un unico, intenso, lavoro. Le serata dell’Aphelion sono state tutte magnifiche, è fantastico essere sempre on the road con gli amici. Divertente e di profonda ispirazione. Il weekend scorso è stato uno dei miei preferiti: Concrete, a Parigi.
Un piccolo sguardo al futuro: progetti in cantiere, artisti in arrivo su Token. C’è la possibilità che questa grande famiglia si allarghi? Se si, hai già un’idea riguardo chi possa essere la prossima recluta? C’è qualche release Token in attesa di pubblicazione di cui vorresti parlarci?
Come hai detto: la famiglia è già abbastanza grande. Sono sempre eccitato all’idea di produrre musica nuova e di mettere sotto contratto nuovi artisti, ma c’è un limite alla capacità del programma di release. A volte a malincuore sono costretto a declinare offerte da artisti che rispetto, soltanto perchè c’è un limite al numero complessivo di tracce che puoi inserire nel mercato in un anno. Rilasciamo già moltissime tracce così e ho sempre paura di saturare il mercato più di quanto potrei. In più preferisco avere un programma un tantino flessibile, piuttosto che dire ad un artista che deve aspettare un anno prima che il suo pezzo possa essere in commercio, cosa che accade in molte altre label. Detto questo, sto ancora provando a reclutare nuovi artisti per Token. Ci sono artisti così interessanti in giro. Uno di questi è di sicuro Tadeo, l’autore della prossima release. Sono molto eccitato riguardo l’idea di averlo nella squadra. Il suo pezzo ha un non so che di mai sentito prima. Non vedo l’ora di condividerlo con tutti voi.
23.02.2015