• GIOVEDì 30 MARZO 2023
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Nuova edizione per il libro ‘Io, DJ’ di Claudio Coccoluto e Pierfrancesco Pacoda

In libreria la versione aggiornata e integrata da un repertorio di immagini anche inedite. A cura del figlio Gianmaria

‘Io, DJ’ torna sugli scaffali delle librerie a distanza di 15 anni. A 18 mesi dalla scomparsa di Claudio Coccoluto, il critico musicale e giornalista Pierfrancesco Pacoda, in accordo con la famiglia dell’indimenticabile dj e la casa editrice Baldini & Castoldi, pubblica una nuova edizione del volume per la collana Le Boe.

‘Io, DJ’ nacque da un mix che sta tra una testimonianza e una confessione di due esperti di clubbing: da una parte, Coccoluto, il dj italiano che per primo ha conquistato la club culture internazionale, e dall’altra Pacoda, che da anni segue l’impatto sociale della discoteca. Insomma, un testo che indaga le origini del mondo che ha visto, vede e vedrà nei dj i suoi eroi e i suoi miti e nelle piste da ballo i luoghi di culto di quella che è quasi una moderna confessione laica.

 

Il risultato di questo dialogo a distanza di anni viene riproposto e rivisto da Gianmaria Coccoluto, dj in rapida ascesa nel panorama del clubbing e, come è facile intuire, figlio di Claudio. In ‘Io, DJ – Perché il mondo è una gigantesca pista da ballo’, una versione aggiornata e integrata da un repertorio di immagini spesso inedite, a poco più di un anno dalla prematura scomparsa del padre Claudio – contribuisce a ricostruire l’universo della scena dance che, nonostante le mutazioni che ha subìto anche in tempi recenti, non smette di essere affascinante e attuale. E lo restituisce, pronto per essere esplorato, a tutti quelli che vogliono scoprire perché il dj è diventato la rockstar del nuovo millennio.

Claudio Coccoluto e il critico musicale Pierfrancesco Pacoda

“Se la voglia di divertirsi è rimasta la stessa, il modo in cui lo si fa cambia in continuazione” spiega Pacoda attraverso una nota stampa. “Da tempo ormai i dj non si limitano più a selezionare dischi, ad assicurare il ritmo perfetto nei club, nei rave, nelle gallerie d’arte. Ovunque definiscono stili di vita. Sono loro a collocare, nel panorama della nightlife, frammenti di immaginario dove, come in un… supermarket dello stile, radici, tecnologie, emozioni vengono mixati e generano un caotico universo di consumi culturali nei quali i ragazzi, in ogni angolo del mondo, si immergono, si riconoscono, comunicano”.

 

 

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Riccardo Sada
Distratto o forse ammaliato dalla sua primogenita, attratto da tutto ciò che è trance e nu disco, electro e progressive house, lo trovate spesso in qualche studio di registrazione, a volte in qualche rave, raramente nei localoni o a qualche party sulle spiagge di Tel Aviv.

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