Anche se siamo coscienti che decine di ore di lavoro in studio non possano essere giudicate in pochi minuti, siamo altrettanto consapevoli della fondamentale importanza del cosiddetto primo ascolto. Questo “imprinting” innesca precisi meccanismi emozionali e fisiologici che, dopo essersi insediati all’interno di ognuno di noi, non risultano certo facili da rimuovere o rimodellare. In questo caso, sebbene il primo ascolto dell’attesa collaborazione tra il corsaro della bass music Jauz e Netsky si sia rivelato sottotono, dopo non meno di 10 ripetizioni la traccia ha cominciato ad avere contorni più precisi e oggettivamente qualitativi.
Dopo un intro chiaramente Netsky-influenced, la melodia viene lentamente arricchita dal sopraggiungere felino di un basso battente bandiera Jauziana che, dopo 40 secondi, prende pieno possesso dello spettro sonoro. Ma è dopo il rapido build-up che “Higher” rivela il proprio potenziale danzereccio con una combo cassa-basso mostruosamente vitale e capace di scuotere dal torpore anche il clubber meno avvezzo al genere. Le sventagliate taglienti di synth e il vocal riempiono le frequenze medio-alte creando tensione armonica che, dopo essersi cristallizzata nel breakdown, esplode radiosa nel secondo drop.
“Higher”, traccia non di immediata comprensione e che svela il proprio peso specifico e la propria carica innovativa solo dopo svariati e attenti ascolti, è uno dei singoli che anticipano “III”, il terzo album di Netsky in uscita a fine maggio su Sony (l’edizione in vinile sarà invece un’esclusiva Hospital Records) e pre-ordinabile da oggi su iTunes.
25.03.2016