Partendo dalla sua dichiarata ammirazione per la vita da playoby del “maestro” Franco Califano – suggellata dal featuring postumo in ‘Cos’è l’amore’ – e passando per l’uso di suoni non proprio urban fino ad arrivare al suo look, Ketama126 ha dimostrato di essere l’artista della scena trap italiana con l’attitudine più genuina da rockstar. Lo confermano, naturalmente, anche i testi e lo ribadisce senza mezzi termini proprio quello del suo ultimo singolo, ‘NONMIFREGAUNCA’, uscito pochi giorni fa in digitale. Si tratta del suo primo inedito pubblicato dopo il successo del suo primo album major, ‘Kety’, uscito lo scorso ottobre per Sony Music. Precisato dallo stesso artista che si tratta di “un inno punk alla libertà” scritto prima dell’emergenza sanitaria in corso, il brano in parte riprende un tema molto caro ai trapper, quello dell’orgoglio di essere riusciti a cambiare vita: lo esprimono chiaramente versi come “Non ci credi, guarda, adesso siamo qui / Ora il buttafuori butta fuori un VIP” o ancora “Ora ho due collane, guarda il collo come splende / Se guardi in cielo non c’è niente, sono qua le stelle”. In altri passaggi del pezzo, però, descrive proprio l’attitudine da “vita spericolata” e ci dice che lui era così anche prima dei consensi odierni, come quando canta “A 18 anni ho crashato l’auto di papà / ma mi hanno tolto la patente, non la libertà” ripetendo più volte, subito dopo, “Non mi frega un cazzo”. Altri riferimenti al sesso e a una vita notturna intensa (si torna al “maestro” Califano) condensati nei 3 minuti di brano prodotti dallo stesso Ketama126, danno a ‘NONMIFREGAUNCA’ l’aria del manifesto scanzonato di una rockstar contemporanea.
In attesa di capire come proseguirà il racconto di questa vita anche dopo il lockdown, per ora si può viaggiare di fantasia con questa ‘NONMIFREGAUNCA’ che, come ha dichiarato Ketama, in fin dei conti “è nata per far ballare”.
14.04.2020