Nel 2017 è facilissimo stilare una raccolta delle più grandi dance hit del nostro secolo. Gente come Daft Punk, David Guetta, Diplo, Avicii e Swedish House Mafia ci hanno dato più di un motivo per considerare l’emisfero EDM un ormai caposaldo fondamentale della scena pop globale. Il tutto è avvenuto nel giro di una decina d’anni, attraverso una serie di produzioni che hanno completamente cambiato le regole del gioco, lanciando nuovi trend e ponendo riflettori su un mondo che fino a una ventina d’anni fa costituiva un sottobosco, e che adesso è la foresta amazzonica (quanto mi piacciono queste metafore).
Titoli come ‘Animals’, ‘Levels’, ‘Titanium’, ‘Hello’, ‘Don’t You Worry Child’ e ‘Sexy Bitch’ ci sono familiarissimi e hanno tutti un certo fascino, tra l’altro in pochi secondi chiunque di noi sa dire come, quando e perchè hanno costituito una rivoluzione per il relativo periodo di appartenenza. Quel che si nota, partendo da un simbolico 2001 – l’anno di una certa ‘One More Time’ dei Daft Punk – è sicuramente una progressiva strategia di “sintesi” dei titoli, una mossa di marketing abbastanza intuibile, al fine di renderli più immediati e ricordabili, così come un alleggerimento dei contenuti dei lyrics. Tralasciando in questa occasione i vari tecnicismi del pop, vi invito a una riflessione molto più facile: e se tutti quei fighissimi titoli fossero stati in italiano?
Certi titoli e testi tradotti per noi sono comica fantasia, ma dovete pensare che in America o in Inghilterra sono gli effettivi lyrics delle canzoni che cantano tutti, dall’anziano alla bambina, dal clubber al professore universitario. Una prova ulteriore del fatto che scervellarvi a cercare il titolo perfetto in fondo non ha così senso, se il contenuto è una bomba. Vediamone un po’ a caso.
‘Soddisfazione’ – Benny Benassi
Lo storico marchio di fabbrica del nostro amato Benny Benassi è uscito nel 2003 e ha spopolato in tutto il globo, garantendo al dj italiano ben quattro dischi d’oro (in un’epoca in cui la dance non collezionava awards al ritmo di adesso) e una fama immortale sui migliori palchi del mondo. Immaginate il pubblico americano che canta ‘Spingimi, e poi toccami, fino a quando sarò…soddisfatto’. Una bella soddisfazione.
‘Uno’ – Swedish House Mafia
‘Uno’ è purissima Swedish House Mafia, epicità da festival alla massima espressione, e tutti noi al solo pensiero di quel giro di note ci raffiguriamo quella scena incredibile del telo che cade davanti a una folla di decine di migliaia di persone, consacrando uno dei momenti più importanti della carriera dei tre svedesi. Immaginiamocelo in italiano: ‘voglio sapere il tuo nome, mi stai uccidendo, potresti dirmi almeno questo?’ e così a ripetersi fino alla fine. Profondità.
‘Livelli’ – Avicii
Il masterpiece del biondino di cui sopra è la dance hit del ventunesimo secolo. Trend setter assoluto, trampolino galattico della carriera di Avicii, rivoluzione totale della scena elettronica, che da qui in poi sembra scoprire una nuova energia. Tutto grazie a…’Livelli’. E pensare che c’è chi sta mesi a trovare il nome perfetto alla propria magnifica opera, con titoli elaborati e profondi richiami personali. Non sforzatevi troppo, considerate che il globo è stato conquistato da chi si presentava con…’Livelli’.
‘Mostri Spaventosi e Folletti Carini’ – Skrillex
Un titolo del genere in effetti rispecchia l’eclettica essenza Skrillex. Tuttavia, se noi tra le radio e le pagine del magazine abbiamo sempre citato con fierezza il titolo ‘Scary Monsters and Nice Sprites’, mi immagino in BBC Radio 1 mentre parlano del nuovo fenomeno americano Sonny Moore, che sta facendo impazzire tutti con la sua ‘Mostri Spaventosi e Folletti Carini’.
‘Troia Sexy’ – David Guetta
‘Bitch’ è forse la parola più frequente sul vocabolario musicale occidentale, e oggi non ci fa nessuna impressione sentirci un pezzo trap che è tutto un ‘bitch money nigga’. Eppure, ‘Sexy Bitch’ ha conquistato le classifiche di tutto il mondo, fatto scorta di riconoscimenti e rinforzato ancor più il (già scintillante) nome di David Guetta. Soffermatevi un secondo a immaginarvi le radio nazionali che parlano di questa nuova canzone, ‘Troia Sexy’, che passa in heavy rotation e riempie i soundsystem dei club di tutto il mondo: ‘Sei una troia sexy, cavolo ragazza, sei una troia sexy’. In Italia non avrebbe visto la luce neanche tra cento anni.
‘Appoggiarsi (feat. MØ)’ – Major Lazer, DJ Snake
Tralasciando quel che in dialetto romano è collegato ad “appoggiare”, ‘Appoggiarsi’ rappresenta il più grande successo della storia dello streaming, e sicuramente tra i principali nella collezione delle hit del Duemila. Tra un platino e l’altro, tutto il mondo negli ultimi anni ha cantato che ‘manda un bacio, spara con la pistola, abbiamo tutti bisogno di qualcuno su cui appoggiarci’.
‘Troia, Meglio Tu Abbia I Miei Soldi’ – Rihanna
Almeno un’altra “troia” dovevo mettervela, mi dispiace; tra l’altro è meglio ‘che abbia i miei soldi. Sai chi sono, non prendermi per il culo e dammi quel che mi devi’. Mi è salito un attimo il Libanese, pardon. Vi chiedo solo qualche secondo per immaginarvi se un testo del genere – in versione italiana – sarebbe mai risuonato nelle playlist delle vostre figlie.
‘Abbassare il Volume Per Cosa?’ – DJ Snake, Lil Jon
‘Accendi quel suono, un altro giro di spari, abbassare il volume per cosa?’. “Se la musica è troppo alta, tu sei troppo vecchio” afferma un famoso detto, e questa canzone è forse la massima espressione dell’enorme successo discografico di DJ Snake, che da qui non ne ha più sbagliata una, di fatto “alzando il volume” della sua carriera a livelli decisamente notevoli.
‘Fare Sesso’ – Daft Punk
Ebbene sì, forse non tutti lo sanno, ma to get lucky è un’espressione che si traduce in “farsi una scopata” o “andare a figa”. Perciò quel che la vostra figlioletta, o magari vostra sorella minore, stava canticchiando qualche estate fa in barca è ‘restiamo svegli fino all’alba, lei resta sveglia per prenderlo, restiamo svegli per un po’ di sano divertimento, restiamo svegli per farci una scopata’. Contenti?
10.10.2017