• VENERDì 09 GIUGNO 2023
Interviste

Le NERVO tornano a Milano e ci raccontano la loro carriera, l’Italia e la famiglia

In occasione della data milanese ai Magazzini Generali di Milano abbiamo fatto qualche domanda alle NERVO

Foto: Chloe Paul

Il progetto NERVO è nato dall’idea delle due gemelle Miriam e Olivia Nervo. Il duo elettronico australiano, capace persino di ottenere un Grammy con ‘When Love Takes Over’ di David Guetta e Kelly Rowland, fa il suo ritorno in Italia con una serata prodotta da Club Nation che vedrà le due artiste protagoniste sul palco dei Magazzini Generali, storico club di Milano, sabato 22 aprile.

Producer, musiciste, autrici da Grammy, personalità eccentriche e frizzanti note per la loro vivacità ma soprattutto dj instancabili, le NERVO non riescono davvero a stare lontante da consolle e palchi, conciliando così impegni professionali e vita famigliare (sono entrambe madri).

Dopo anni in cui le sorelle sono state costantemente sotto i riflettori della scena dance mondiale, abbiamo abbiamo avuto l’occasione di scambiare due chiacchiere sul loro rapporto con il pubblico nostrano (i genitori sono italiani), sulla loro carriera, e sulla loro visione di come sta cambiando la musica.

 

Suonerete a Milano, in uno dei club più importanti della città. La sensazione è che abbiate costruito un rapporto solido con il pubblico italiano. Giusto? Siete felici di tornare qui ancora una volta?
L’Italia è stato uno dei primi Paesi a sostenerci e saremo per sempre grati per questo. I nostri genitori sono entrambi nati in Italia e sono immigrati in Australia da bambini, quindi immagino che si possa dire che abbiamo sempre avuto uno stretto legame con questa nazione. Amiamo la cultura italiana e amiamo gli italiani. Il cibo. Le vibrazioni. L’Italia è magica! 

Parlateci del vostro rapporto. Siete gemelle e il vostro lavoro vi porta a trascorrere molto tempo insieme. In che modo questo influisce sulla vostra produzione e sulla vostra vita personale?
Siamo migliori amiche, socie in affari, sorelle e le critiche più severe l’una dell’altra. Ci riteniamo molto fortunate di essere l’una per l’altra la persona con cui condividere i momenti positivi, ma anche quelli negativi della vita. Pensiamo che la chiave del nostro “successo” sia in gran parte derivata dal fatto che abbiamo sempre avuto il sostegno reciproco. E non è scontato in un mondo frenetico come quello della musica e della consolle.

Come conciliate il lavoro delle DJ con la famiglia?
È una lotta quotidiana. Siamo costrette ad essere lontane da casa per molto tempo, ma grazie a Dio la tecnologia ci aiuta a rimanere in contatto. Essere in tour per una mamma può essere una vera sfida. Abbiamo dovuto riorganizzare la nostra carriera. Non ci sono abbastanza ore al giorno per fare tutto, e per essere presenti in modo significativo per le nostre persone più preziose, i nostri figli. Stiamo imparando a cercare un equilibrio ogni giorno e continueremo a fare del nostro meglio perché amiamo davvero anche le nostre carriere. Questa è la vita! 

 

‘The Way We See The World’ è una traccia iconica. Cosa provate ripensando a quel periodo in cui l’EDM stava conquistando il mercato mainstream?
È stato un momento davvero emozionante. Abbiamo scritto e registrato quello che è diventato l’inno di Tomorrowland su un tour bus. Sembra surreale che abbia finito per avere l’impatto che ha avuto. È stato straordinario vedere l’America appassionarsi alla musica dance come l’Europa aveva sempre fatto. Ed è ancora incredibile ascoltare le nostre canzoni alla radio.

Come è cambiato il mercato e la vostra visione della musica nel corso degli anni?
I nostri gusti musicali e la nostra visione si evolvono costantemente. Quelle che apprezziamo sempre maggiormente sono le nostre ultime produzioni. Il periodo del Covid è stato molto creativo per noi e solo ora stiamo ultimando parte di ciò che abbiamo scritto in quel momento. Speriamo di pubblicare il tutto nei prossimi anni e speriamo che le persone possano apprezzare. Vediamo! 

Ipotizzate di essere un emergente e di voler irrompere nella scena musicale: quale sarebbe la vostra arma segreta nel 2023?
L’arma segreta è la fiducia in se stessi. La musica è soggettiva, quindi non tutti ameranno la tua musica. Abbiamo un detto, ed è “Vai dove c’è l’amore”. A volte manager, agenti o A&R non capiscono la tua visione, quindi vai avanti e trova qualcun altro che lo faccia. E più sbagli commetti, più migliorerai in seguito. La pratica è ciò che rende perfetti! 

Come vi immaginate un domani conclusa l’esperienza musicale? Pensate mai di smettere e dedicare la vostra vita a qualcos’altro?
Miriam: (ride) Liv sogna di lavorare a tempo pieno in un orfanotrofio e di crescere quattro classi di bambini. Per quanto mi riguarda, mi vedo visitare spesso con la mia famiglia Liv e sua figlia, ma anche godermi la vita nel sud Europa. L’Europa è davvero un posto meraviglioso!

 

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