Foto di Alexandre Macchi, Lionel Bouffier, South Spread e Zouhair Lalaam
Si possono conciliare le vetrine di lusso di Gucci, Dior e Dolce&Gabbana ed un festival di musica elettronica? Nel primo fine settimana di agosto possono convivere nel giro di poche centinaia di metri famiglie più o meno stagionate, boomer e giovani clubber? Les Plages Électroniques, svoltosi in Costa Azzurra a Cannes da venerdì 5 a domenica 8 agosto 2022, ha dimostrato che tutto questo è possibile: 54mila presenze con tanto di sold out, uno dei festival francesi meglio riusciti, numeri e contenuti alla mano.
Les Plages ha saputo abbinare una serie di contenuti in grado di soddisfare gli appassionati di sonorità più mainstream e di quelle più techno e house, puntando su nomi assoluti come David Guetta, Martin Garrix, Paul Kalkbrenner, Charlotte de Witte e Artbat, senza trascurare i talenti nazionali, emergenti e non: ci riferiamo in particolare a Folamour e a Vladimir Cauchemar, in patria autentici idoli. I top five di cui sopra si sono esibiti tutti sul mainstage collocato sulla spiaggia, ognuno offrendo il proprio repertorio senza soluzione di continuità. Garrix e Guetta hanno alternato le loro hit ad altri brani evergreen, passando agilmente dai loro successi planetari con U2 e The Black Eyed Peas a momenti dedicati ai Daft Punk.

Per Guetta in particolare si è trattato della sua prima volta a Les Plages, ed il pubblico presente lo ha accolto come si deve accogliere una vera e propria superstar nazionale. Non è soltanto una semplice questione di grandeur, c’è molto di più. Gli Artbat hanno confermato una volta di più il loro ormai acquisito status di stelle di prima grandezza, su Charlotte de Witte e Paul Kalkbrenner che altro aggiungere se non che sanno sempre dominare i mainstage con una sicurezza ed una tranquillità con la quale si beve una tazza di tè, magari accompagnata da un croissant, visto che ci si trovava in Francia?

“Les Plages ha portato un indotto di 5 milioni di euro a tutta Cannes con il suo pubblico – spiega Mathieu Corosine, uno dei fondatori del festival – Il nostro compito è mostrare che un target giovane come il nostro si integra alla perfezione con una realtà patinata nonché una delle mete più chic della Costa Azzurra. Ed oltre ad integrarsi, Les Plages diventa un ottimo volano promozionale perché i giovani trasferiscono tutte le loro emozioni vissute in questi tre giorni sui social, facendole diventare virali in pochissimo tempo” ci racconta l’organizzazione. Che prosegue: “Questa è per tutti la stagione della ripartenza, con una concorrenza agguerritissima, soltanto in Francia quest’anno abbiamo 1.200 festival musicali. A fine anno non so quanti sopravvivranno: il rischio per molti di essere travolti da un flop di milioni di euro sarà molto reale, quindi noi possiamo dirci onorati di aver raggiunto il sold out e di conseguenza il break even. Per questa prima vera e propria edizione post pandemia non potevamo davvero chiedere di più: per i prossimi anni puntiamo ad avere un pubblico ancor più internazionale e ad avere ovviamente più sponsor, in modo che il nostro bilancio ed il nostro fatturato dipendano meno dai ticket venduti”.

A tutto questo hanno contribuito in maniera importante sponsor, istituzioni, l’Office de Turism di Cannes e lo stesso Palais des Festivals, quest’ultimo non soltanto semplice location del festival. Un insieme virtuoso di sinergie che andrebbe studiato ed applicato anche in Italia e che verrà utilizzato molto presto nei prossimi eventi connessi al team di Les Plages Electroniques, come il festival MOGA, in calendario ad Essaouira in Marocco dal 28 settembre al 2 ottobre prossimi.
23.08.2022