Foto: @GAERAU

Il 5, 6 e 7 agosto è andata in scena l’edizione 2023 de Les Plages Eletroniques che ha radunato 56mila fan sulla spiaggia di Cannes. Tre giorni in cui se è vero che l’elettronica l’ha fatta da padrona, si è potuto assistere anche a esibizioni di artisti rap come Hamza e Lomepal. Tra gli headliner Armin Van Buuren, Dj Snake e i Tale Of Us. Noi abbiamo partecipato alla domenica, giorno in cui, oltre al set dei founder di Afterlife, abbiamo potuto assistere quelli di Tchami e Gordo, e ai live di Mezerg e Stephan Bodzin.

Andando con ordine. Organizzazione impeccabile, code inesistenti o quasi per tutti i servizi all’interno del festival. Sei sono stati i palchi su cui i protagonisti hanno suonato quest’anno, tre quelli su cui ci sono state le esibizioni dei nomi più importanti. Il main, chiamato Plage, come le passate edizioni, era un grosso palco sulla spiaggia. Il secondo, chiamato Terrace, si trovava su una terrazza del palazzo di fianco al principale. Forse il più bello perché essendo in posizione rialzata si godeva di una fantastica vista sia sul festival che sul mare. Il terzo, chiamato Le Club e sponsorizzato proprio da DJ MAG, era un vero e proprio club ma che forse ha tolto un po’ dal mood del festival perché appunto al chiuso e “al buio”.

Il primo dj che abbiamo visto e ascoltato è stato Tchami. Il francese, ora fresco di annuncio del ritorno di ‘No Redemption’ con Malaa, uno dei back to back più interessanti degli ultimi anni, si è esibito sul mainstage. Negli ultimi anni si è dedicato spesso a produzioni per altri, si pensi al successo di ‘Rain On Me’ di Lady Gaga con Ariana Grande che ha quasi sfiorato il miliardo di streams, ma quando suona e mette i propri pezzi come ‘Adieu’ tutti sono entusiasti. Dopo Tchami ci siamo spostati al Club per Gordo. L’ormai ex Carnage è simpatico, coinvolgente e fa sempre divertire. Unico parere strettamente personale, suonare a circa 155 bpm e più alle 5.30 del pomeriggio lo trovo esagerato. La gente però era contenta, saltava ed era gasata. E poi ha suonato anche il suo remix di ‘Cenere’ di Lazza, quindi punto in più che fa conoscere all’estero artisti italiani. Ci siamo spostati al Terrace a vedere il one-man band Mezerg. Avevamo parlato di lui qui dopo la sua data al Fabrique di Milano lo scorso marzo. Poco da aggiungere. È dannatamente bravo, unico in quello che fa, in grado di alternare momenti più calmi quasi ambient e jazz, a ritmi molto più aggressivi. Il tutto durante il tramonto, rendendo la sua esibizione ancora più suggestiva.

Foto: Instagram @plageselectro

Siamo poi ritornati al Plage Stage. Stephan Bodzin è stato magico. Lui con il suo Moog, mi hanno letteralmente ricordato perché amo la musica. Tecnicamente perfetto, melodie e ritmi incastrati alla perfezione tra un assolo di synth e l’altro. Nettamente il migliore della giornata. In chiusura gli headliner, i Tale Of Us. Li abbiamo visti parecchio quest’estate e non hanno mai deluso. Anyma e MRAK sono una coppia vincente a prescindere, basta vedere la quantità di fan che ad ogni data riescono a radunare. Anche a Les Plages Eletroniques in tantissimi erano lì solo per loro, alcuni con cui ho parlato non sapevano nemmeno chi fossero la maggior parte degli altri artisti che si sarebbero esibiti. Come al solito hanno alternato singoli e inediti dei loro singoli progetti, a quelli di tutti gli artisti del roster della loro etichetta. Il set è stato vario e mai noioso e sui led sono comparse un paio di volte anche quelle meravigliose creazioni che li hanno resi così celebri nell’ultimo anno.

Il festival ha già annunciato le date per la prossima edizione che si terrà il 16, 17, e 18 agosto e i biglietti sono già disponibili a questo link.