Che quest’anno non fosse iniziato nel migliore dei modi, lo avevamo già intuito il 17 febbraio, quando giunse la notizia della morte di Andrew Weatherall, dj capace come pochissimi altri di dare un senso ed una direzione sempre avveniristici ad un set, ad una produzione, a qualsiasi cosa facesse. Nella natia Gran Bretagna la notizia è stata accolta con profondo cordoglio, al punto che nei consuntivi di fine anno il suo nome compare a fianco di Sean Connery e Nobby Stiles (vincitore nel 1966 della Coppa del Mondo di Calcio) tra gli scomparsi eccellenti di questo 2020.
Adesso è il momento di commemorarlo anche con il libro ‘Andrew Weatherall – A Jockey Slut Tribute’; Jockey Slut è una rivista uscita dal 1993 al 2004 alla quale Weatherall ha collaborato per tantissimi anni con interviste, approfondimenti e recensioni. 160 pagine nelle quali questi contenuti sono affiancati da altri contributi che raccontano le migliori serate di Weatherall. Il libro è stato realizzato da John Burgess, il fondatore di Jockey Slut, ed è in vendita da qualche giorno a questo link. Il ricavato sarà devoluto ad Amnesty International, Multiple Sclerosis Society, Thrombosis UK, Crisis, associazioni che Wheatherall ha sempre sostenuto e supportato.
21.12.2020