Foto Rukes
Trent’anni dopo aver ospitato i Giochi Olimpici, lo Stadio di Seul è diventato una delle sedi più importanti per Ultra, un festival che ha ormai conquistato tutto il mondo. Un dominio che non conosce confini, come viene ricordato nella intro dell’aftermovie dell’edizione 2018 di Ultra Korea, capace lo scorso giugno di radunare oltre 120mila persone provenienti da 60 nazioni diverse. Realizzato in formato 4K dal team di Final Kid, l’aftermovie è il miglior spot per annunciare l’edizione 2019, in calendario a giugno. Prima di tornare in Asia, Ultra è atteso in Australia (23 febbraio), Sud Africa (1 e 2 marzo) e soprattutto a Miami (dal 29 al 31 marzo), nella nuova location di Virginia Key, e con un nuovo orario, dalle 2 di pomeriggio alle 2 di notte.
Il trasferimento in una nuova sede per un evento così imponente non è ovviamente dei più semplici, anche per la possibile azione legale paventata dagli organizzatori del festival Rapture, che rivendicano la loro prelazione nella scelta delle date (29 e 30 marzo) e della medesima location. Per ora non si registrano repliche ufficiali né da parte della contea di Miami né dell’Ultra medesimo, che entro il 28 gennaio dovrà presentare il suo piano di impatto ambientale per l’edizione 2019. Assai probabile che allora se ne sappia di più. Nel frattempo gli annunci di Ultra si succedono a tambur battente. Freschissime ad esempio le notizie relative ai tre stage di Resistance, che ospiteranno Carl Cox MegaStructure (per tutti i tre giorni del festival), PLAYdifferently di Richie Hawtin, Adam Beyer, Sasha | John Digweed, Cirez D e tantissimo altro ancora.
21.01.2019