Abbiamo intervistato Alessio Teora, uno dei ragazzi di Loud che tra Barcellona e Milano porta a ballare centinaia di giovani ogni weekend. Gli abbiamo chiesto di raccontarci di Social Music City, del Sonar week e, sopratutto, abbiamo parlato di musica. Ecco cosa ci ha raccontato..
Ciao Alessio benvenuto su DJ Mag Italia. Ci piacerebbe scambiare due battute con te a proposito di Loud, organizzazione che tra Milano e Barcellona riesce a far ballare migliaia di giovani ogni weekend. Ci racconti un po’ come e dove nasce Loud?
Ciao Alessandro, innanzitutto grazie per avermi invitato a raccontare dei miei progetti. Loud nasce dalla grande passione per la musica e dalla voglia di condividerla con altri; il primo nostro party fu nel 2011 durante la settimana del Sonar allo ZT Hotel, una location a noi molto cara dove ancora oggi organizziamo la nostra proposta estiva a Barcellona. Da quel momento è stata una continua crescita di eventi, collaborazioni e party che ci hanno portato ad essere dove siamo.
Parliamo di Social Music City: Come funziona un evento di questa portata? Prezzi accessibili a tutti e dj di primissimo livello, sembra fantascienza. Tiriamo un po’ le somme di questa prima stagione nella capitale della moda, anche se nell’ultimo periodo potremmo identificarla come una delle capitali del clubbing europeo.
Social Music City e’un progetto nato per far conoscere e rendere accessibile a tutti i giovani ( e non solo ) il mondo della techno , tant’è vero che la prima edizione e`stata fatta gratuita alla Fabbrica Del Vapore con artisti del calibro di Tale of Us, Dixon, Recondite e Somne. Visti i grandi risultati ottenuti con questo evento abbiamo deciso di provare ad aprire in concomitanza con Expo un grande polo per la musica elettronica, un progetto di comune accordo con i miei soci Gigi Urso e gli stessi Tale of Us, cercando di creare un luogo dove portare i migliori artisti della scena internazionale elettronica. La risposta è stata ottima e per questo dobbiamo ringraziare anche le istituzioni che ci hanno permesso e supportato nel realizzare questo grande progetto, oltre ai ragazzi dell’Amnesia Milano e Marco Sala per la collaborazione.
A Barcellona siamo abituati a vederti organizzare serate ed eventi di grandissima visibilità. Mi riferisco alle feste durante il sonar week, ai pool party estivi, alle serate Loud al Macarena. Qual’è il vostro approccio al mondo del clubbing? Quali sono le vostre priorità e a che pubblico si rivolge Loud?
Onestamente credo che dietro ogni promoter ci dovrebbe essere ( o per lo meno dovrebbe esserci stato ) un clubber assiduo, qualcuno che ha iniziato a organizzare eventi con la sola intenzione di regalare emozioni al pubblico che segue gli artisti proposti. Il passo successivo per farlo diventare un vero e proprio lavoro è creare una solida struttura alle spalle che ti aiuta a realizzare i tuoi progetti. Cerchiamo di rivolgerci sempre a un pubblico appassionato che raggiunge le nostre location con la sola voglia divertirsi rispettando gli altri e ovviamente se stessi.

Parliamo un po’ di musica; in Spagna avete compiuto una scelta di campo molto più netta rispetto a Milano. Proponete artisti di un certo tipo, penso ad esempio a Baby Ford alla chiusura del Macarena nel 2014, Slow life per i pool party “Shade of…”, agli showcase di Arpiar, Get Perlonized e Life and Death durante il sonar. Cosa vi ha spinto a preferire questa tipologia di sound?
Non c’e ragione che ti spinge ad amare un genere più che un altro, è semplicemente il bisogno di esprimere qualcosa che ti senti dentro, che ti emoziona ogni volta che senti un brano anzi che un altro. Quelli da te nominati sono progetti simili ma allo stesso tempo differenti tra loro.
Abbiamo avuto residenza negli ultimi due anni al Macarena Club, uno storico club nel centro di Barcelona, un club con solo 80 persone di capacità.Ogni settimana abbiamo cercato di portare un prodotto ed un genere underground che all’epoca in questa città era ancora assente: ogni settimana si alternavano artisti come Onur Ozer, Daniel Bell, Move D, Binh, Thomas Melchior, Sonja Moonear,Ark, Boo Williams, Francesco Del Garda, Lo Soul, Fumiya Tanaka e appunto anche Baby Ford, artista per il quale provo un grande rispetto e ammirazione.In estate proponiamo dei Pool Party allo ZT Hotel. Qui cerchiamo di proporre artisti giovani e promettenti come per esempio Laurine di Slow Life, Yoshi del Libertine,Topper,Sbri, Rainer,Isabella e Audio-In, accompagnati sempre da altri artisti piu conosciuti.Durante la settimana del Sonar invece abbiamo la fortuna di organizzare i nostri eventi al Poble Espanyol, una delle location open air più belle di tutta Europa a mio parere.
Qual è l’artista con cui hai lavorato che più ti ha impressionato da un punto di vista umano e professionale?
L’artista che mi ha impressionato e tutt’ora riesce a stupirmi è Zip.È sicuramente grazie a lui che mi sono avvicinato a un certo stile di party e di musica.
Attualmente credo che Onur Ozer sia l’artista che rispecchia di più il mio gusto personale, un’esplosione di tecnica e ricerca musicale di altissimo livello.

Raccontaci qualche aneddoto, qualche situazione curiosa in cui ti sei trovato durante questi anni di lavoro come organizzatore di eventi?
Ahahahah! Potrei scrivere un libro solo di aneddoti e circostanze simpatiche che succedono da anni nei nostri eventi, ma credo sia meglio tenerle per me.. amici e colleghi me ne saranno sicuramente grati
Cosa ci riserva la prossima stagione di Loud?
Faremo uno o due eventi al mese a Barcellona cercando di offrire al nostro pubblico location esclusive, ogni volta differenti, posso anticiparti che riprenderemo la stagione da uno splendido teatro in centro il prossimo mese con Onur Ozer.
A Milano oltre a Social Music City , saremo presenti anche al Tunnel a fine mese con tINI ed i ragazzi di Sorgente Sonora, un nuovo progetto che sta nascendo dal grande lavoro del mio socio Samuel Redman e dai ragazzi di Subculture.
Quali sono gli artisti che sogni di poter vedere un giorno come ospiti ad una vostra serata?
Ho avuto la fortuna e l’onore di lavorare con moltissimi artisti da quando e’ nato il nostro progetto.Il mio desiderio e`che presto Aphex Twin possa essere anche lui tra loro. E’ senza dubbio l’artista che mi piacerebbe vedere un giorno ad una nostra serata, lo seguo da anni e non finisce mai di stupirmi.
28.09.2015