Diplo è il vero deus ex-machina del nostro tempo. La figura che meglio di chiunque altro incarna lo spirito di questi ultimi dieci anni. Onnipresente, come dj, come producer, come social star, come direttore artistico, come “quello che fa accadere le cose”. Uno che riesce a crescere un vivaio di sconosciuti e farli sbocciare attraverso Mad Decent mentre lavora con Beyoncé, si spara le pose alle sfilate su Instagram e mette in piedi side projects che diventano game changer come Major Lazer o Jack Ü. Ultimo colpaccio del geniaccio americano l’idea di mettersi con Sia e con l’artista britannico Labrinth (cantante scoperto nientemeno che da Simon “X-Factor” Cowell) per uno nuovo progetto che ha da poco visto la luce. Il trio si chiama LSD e si presenta al mondo con ‘Genius’, un pezzo decisamente pop, molto ammiccante per le radio e per la bella stagione. E nonostante, come sempre, LSD passerà per “il nuovo progetto di Diplo”, a fare la differenza sono le interpretazioni dei cantanti, perchè il beat è assolutamente nella media, nulla di nuovo, nulla di esagerato. Però Labrinth e soprattutto Sia cambiano le carte in tavola. Ecco, Sia. Uno dei magior talenti usciti negli ultimi vent’anni. Dagli album con gli Zero7 ai dischi solisti fino al successo mondiale di ‘Titanium’ insieme a David Guetta. Sia Furler a quel punto diventa una delel voci più deisderate dell’EDM e del pop (con Guetta il sodalizio porterà ad altri successi) e la sua carriera decolla definitivamente anche da solista. ‘Chandelier’, ‘Elastic Heart’, ‘Cheap Thrills’ sono hit mondiali. Ora Sia si presenta in quello che già viene chiamato “supergruppo” (termine terrificante), gli LSD. E Diplo sarà pèure il deus ex-machina e il grande protagonista, ma la scena qui se la prende tutta Sia. Ed è giusto così.
07.05.2018