Non diciamo certo nulla di eretico se affermiamo che Madonna ha scritto parte della storia della musica dance, certo magari trasformandola in mainstream e fenomeno totalmente popolare, spesso però anche evidenziando con una moltitudine di collaborazioni quanto si possa fare nel clubbing e nei meandri dell’underground. È sempre stata visionaria e ha sempre frequentato il mondo dei dj. Ancora una volta, quando è arrivata in cima alla classifica Dance Club per la 50esima volta, è diventata la prima e unica artista ad aver avuto 50 hit in una Top Chart singoli di Billboard.
Per festeggiare questa pietra miliare, la star ha curato due raccolte: ‘Finally Enough Love: 50 Number Ones’, cinquanta tracce che includono i suoi remix preferiti di quelle hit dance che hanno raggiunto il podio della classifica e che hanno riempito i club per quattro decadi. Inoltre, una versione ridotta a 16 tracce, a ‘Finally Enough Love’ che è un po’ il breviario del concetto. E i grandi nomi ci sono tutti, da Shep Pettibone a William Orbit, da Honey Dijon al compianto Avicii sino a Stuart Price, Mirwais. Davvero tutti.
Queste sono le prime pubblicazioni della da poco annunciata collaborazione tra Madonna e Warner Music Group, che vedrà un’intensa serie di uscite di catalogo che abbracceranno la sua rivoluzionaria carriera. Celebrando il suo regno della dance con dozzine di remix dai migliori produttori del mondo, la Material Girl ha riservato ai fan anche un inedito, la versione You Can Dance Remix Edit di ‘Into The Groove’ disponibile in digitale per la prima volta.
Nell’agosto del 2021, a ridosso del suo 63esimo compleanno, Madonna ha voluto farsi un regalo annunciando ufficialmente il suo ritorno in Warner. Nel gennaio del 2022, ha detto via Instagram che stava lavorando a un album di remix, ‘Remix Revolution’. Poi il titolo è cambiato ripescando e perfezionando i passati cinquanta remix insieme al produttore e ingegnere del suono Mike Dean e con un contributo artistico di Honey Dijon. L’uscita ufficiale è stata annunciata il 4 maggio 2022. “Amo ballare e amo portare le persone a ballare, quindi con 50 successi dance numeri uno c’è tanto da condividere”, ha detto Madonna sempre da Instagram.

Vantando gli oltre 220 minuti delle tracce complessive emerge tra l’altro la forza dirompente del mastering effettuato su ogni brano. ‘Holiday’ (nonostante sia del 1983) ma anche ‘Me Against The Music’ con Britney Spears nella visione di Peter Rauhofer e ‘4 Minutes’ con Justin Timberlake e Timbaland rivisto da Bob Sinclar sono quasi irriconoscibili diventando perle contemporanee, gioielli moderni anche se il remix originale poteva ai tempi risultare qualcosa di innovativo. Basta fare un raffronto. Il lavoro di mastering operato da Mike Dean eleva le tracce in un olimpo sonoro indiscutibile, potente, quasi irriverente nei confronti del lavoro fatto ai tempi dai dj.
La raccolta rende inoltre omaggio a ‘Everybody’, il primo singolo di Madonna che celebra il 40esimo anniversario il 6 ottobre del 2022. La cantante ha ridisegnato la cronologia delle opere scegliendo tre edit da ‘You Can Dance’, inclusi ‘Into The Groove’, ‘Everybody’ e ‘Physical Attraction’ riflettendo le vibrazioni dei club underground che hanno ispirato le sue prime registrazioni come artista della label Sire.
04.10.2022