• DOMENICA 28 MAGGIO 2023
Recensioni

Mai sottovalutare Nicolas Jaar

Con lo pseudonimo di Against All Logic, è uscito a sorpresa un nuovo LP di Nicolas Jaar. Nonostante il silenzio generale, a noi ci sembra un gran bell'album

Sono passati otto anni da quando è uscito ‘Time For Us’, l’EP con cui il cileno Nicolas Jaar ha presentato al mondo l’omonimo brano e la hit ‘Mi Mujer’. L’anno precedente era uscito invece ‘El Bandido’, altro disco che ha sconvolto gli amanti della deep house. Il successo è stato così profondo che ancora oggi al nome di Nicolas c’è chi replica “ah, quello di ‘Mi Mujer’ e ‘El Bandido’. Non che queste siano state le prime composizioni dell’artista, ma sicuramente sono quelle che lo hanno “messo sulla mappa”, come si suol dire.  

Io, che quando mi impunto accanitamente con un musicista subisco quasi sempre l’infantile sindrome della gelosia del fan – e non me ne vergogno – non mi sono agitato più di tanto quando è uscito ‘Space is Only Noise’, con conseguenza che il mondo ha di fatto accolto il cileno tra le file degli artisti elettronici di primissimo piano. Questo perchè l’essenza-Jaar non si è snaturalizzata, anzi è rimasta coerente in un percorso musicale sempre più elaborato e interessante, senza inciampare troppo nel virtuosismo, nella cristallizzata via di mezzo tra l’eleganza e l’orecchiabile. Poi i vari remix, quindi il ritorno discografico nel 2015 con ‘Pomegranates’, segue ‘Nymphs’ lo stesso anno. il 2016 è invece l’anno di ‘Sirens’, quello che per me è il miglior album firmato Nicolas Jaar: brani come ‘No’ e ‘History Lesson’ sono magia pura. Non a caso negli ultimi due anni è stato possibile assistere alle sue performance live un po’ ovunque, tra club e festival di serie A nel mondo underground e non solo. Notizia di fine 2017 è l’arrivo di un album ambient.

Eppure c’è dell’altro. Qualche giorno fa è uscito – a sorpresa, tanto per cambiare – ‘2012-2017’, un album che seppur risultato di opere raccolte del cileno è uscito con uno pseudonimo differente, ovvero Against All Logic. Era lecito aspettarsi un lavoro parecchio sperimentale, soprattutto con l’anticipazione di un LP ambient. Invece ‘2012-2017’ è un incredibile disco house in cui il deep sound del primo Nicolas è tutt’altro che lontano, anche perchè la raccolta comprende brani composti proprio nell’arco di tempo del titolo. Quel che mi ha fatto impazzire del progetto di AAL è l’utilizzo del campionamento, che pesca tra funk, techno e soul: un esempio è ‘This Old House Is All I Have’ (titolo assolutamente non casuale), che va a campionare ‘The Warning Talk’ di David Axelrod, un disco anni ’70, ma dentro c’è di tutto e di più, perfino ‘Such A Bad Way’ di Kanye West. Un giudizio personale: ‘Some Kind Of Game’ è uno dei dischi più belli usciti nel 2018. Nulla togliendo ad altri eccellenti lavori, come ad esempio ‘I Never Dream’, addirittura definito da Pitchfork come uno dei migliori brani della carriera del cileno. In poche parole: il nuovo album spacca.  

Quel che viene spontaneo e conseguente dire è che ‘2012-2017’ stesso sia uno dei lavori più belli pubblicati nel 2018. Eppure sembra che ce ne siamo accorti in pochi, complice probabilmente lo stesso produttore che non ha dato indizi e che ha fatto uscire il tutto nel totale silenzio. Fatto sta che il lavoro a firma di Against All Logic conferma ancora una volta come quest’ultimo sia uno degli artisti più rappresentativi dell’ultimo decennio dance. Orecchie sempre ritte quando si esprime Nicolas Jaar: mai e poi mai sottovalutare l’eccellenza. 

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25 anni. Romano. Letteralmente cresciuto nel club. Ama inseguire la musica in giro per l'Europa ed avere a che fare con le menti più curiose del settore. Penna di DJ Mag dal 2013, redattore e social media strategist di m2o dal 2019.

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