• GIOVEDì 31 LUGLIO 2025
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Martin Solveig si ritira… e crea un’App che racconta favole

Un annuncio che ha sorpreso il mondo del clubbing

Foto: Instagram @martinsolveig

Ad appena 48 anni, il top DJ francese Martin Solveig (al centro nella foto, con David Guetta e Bob Sinclar), uno che il mondo lo fa ballare  da oltre vent’anni, da tempi di una hit assoluta come ‘Rockin’ Music’ (2003), appende le cuffie e smette di esibirsi come DJ.

L’artista ha annunciato il suo ritiro della scene durante la sua unica esibizione del 2025, avvenuta sabato scorso a Les Vieilles Charrues, festival che prende vita in Bretagna, in cui Solveig ha fatto ballare 70.000 persone. Il DJ ha ringraziato il pubblico più volte, dicendo che alcuni di coloro che lo seguono prenderanno il suo posto dietro al mixer. In un momento in cui le star della console (e non solo quelle) fanno di tutto pur di restare al centro della scena, quella di mettersi in disparte è una scelta che sorprende.

O forse no. Visto che parliamo di Martin Solveig, uno che è sempre riuscito a mettere insieme pop, ritmo funk e dance in modo originale ed immediato, è forse la scelta più logica. «La musica è la mia vita e lo sarà per sempre», ha poi scritto poi sui social. «Continuerò a crearla, per la gioia che mi dà farlo, per i ragazzi, per/con gli artisti che ammiro».

 

 

Dopo gli inizi a Le Palace, a Les Bain Douche e al Queen, club parigini di riferimento negli anni ’90 / primi 2000, come produttore Solveig ha sempre osato molto, non solo colllaborando con Sinclar nel progetto Africanism. Canzoni pop dance dannatamente efficaci come ‘Everybody’ o ‘Hello’, il suo più grande successo datato 2010 e creato con i Dragonette, sembrano così facili da creare… anzi lo sono. Ma solo quando c’è dietro un’idea forte funzionano davvero. E le idee originali a Solveig non sono mai mancate.

Per questo è probabile che musica dance di questo tipo, così vicina alla musica ‘suonata’, non la ascolteremo a lungo… a meno che Solveig, da solo o in compagnia, torni a trovare la ricetta magica che ha conosciuto a lungo per proporre pop dance di qualità, da cantare mentre si balla (e viceversa).

 

Ma che farà, d’ora in poi Solveig? Continuerà senz’altro ad occuparsi di Almastudio. E’ una app audio che senza utilizzare lo schermo del telefonino, propone oltre 600 storie interpretate da attori e doppiatori professionisti. Mette quindi d’accordo bambini che vogliono sentire racconti ed i loro genitori, che vogliono farli dormire presto senza che abbiamo il telefonino in mano… ma non hanno più voglia di raccontare favole.

L’idea sembra buona e pure redditizia, visto che usare Almastudio costa 60 euro l’anno. Stai a vedere che Solveig, pure questa volta, pur di essere orginale, ha fatto la scelta giusta.

 

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