• MARTEDì 14 MAGGIO 2024
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Max Pezzali ci porta nelle Discoteche Abbandonate

Il nuovo singolo dell’ex 883, tributo all’indimenticabile amico Claudio Coccoluto, è ‘Discoteche Abbandonate’ ed è supportato da un video con gli scatti tratti dal libro culto ‘Disco Mute’ e dai ricordi dei più grandi dj italiani

A quattro anni dalla sua ultima fatica discografica, Max Pezzali torna con un brano inedito: ‘Discoteche Abbandonate’, scritto con Jacopo Ettorre e Michele Canova (che ne ha curato anche la produzione). Fuori nell’universo radiofonico da lunedì 15 aprile e in digitale e su cd fisico autografato dal 26 dello stesso mese, nasce pensando al fenomeno dei club abbandonati e a quei luoghi culto che negli anni ha ispirato libri e mostre in tutta Italia. La discoteca al centro di tutto e sfondo delle storie raccontate da sempre nelle canzoni di Pezzali.

Il singolo, come precisato dall’artista, è un tributo al super dj indimenticabile Claudio Coccoluto.

Max Pezzali in una foto di Warner Music Italy

“Dagli anni ‘60 del ventesimo secolo al primo decennio del ventunesimo, le discoteche, eredi della antiche balere, erano il luogo in cui potevano essere ciò che desideravano, almeno per poche ore: buttafuori e buttadentro, baristi e dj, cubiste e drag queen, playboy e strafiche, ballerine, statue, etero e queer”, dice Pezzali attraverso la sua casa discografica. “Al centro c’era la pista: palcoscenico e ring, spazio comune in cui tutte le differenze si annullavano. Oggi gran parte di quel mondo non esiste più: restano rovine erose dal tempo e l’eco di voci, risate, pianti, sogni e speranze di generazioni di giovani che hanno avuto la fortuna di viverlo”.

Il videoclip di ‘Discoteche Abbandonate’, diretto da Dario Garegnani, raccoglie diverse immagini tratte da “Disco Mute”, il libro culto edito da Magenes che più di tutti ha saputo immortalare luoghi straordinari da anni abbandonati e riscoperti anche dai location manager Calloni e Alessandro Tesei. Le immagini, montate in versione rianimata, permettono a tutti quei club di riprendere vita e sono accompagnate dalle testimonianze di tantissimi dj di fama italiana e internazionale che hanno contribuito a rendere quei luoghi e quegli anni eterni.

E non ci si ferma alla musica, in questo caso: ‘Discoteche Abbandonate’ sarà anche un comic book, il secondo della serie ideata da Pezzali e sceneggiata e disegnata da Roberto Recchioni, in uscita a maggio, che segue il primo numero “Max Forever All Stars” andato sold out al Lucca Comics 2023. Il brano sarà eseguito anche live nel nuovo tour negli stadi di Max Pezzali “Max Forever (Hits Only)”, al via il 9 giugno dallo stadio Nereo Rocco di Trieste.

La copertina del comic book ‘Discoteche Abbandonate’ con l’illustrazione di Roberto Recchioni

Alle parole di Max Pezzali fanno seguito quelle di Mario Più, che dice: “Ricordo quando la discoteca era una passerella, che dava modo a tutti di essere protagonisti, con il modo di vestire e dettare le mode”. Alex Gaudino aggiunge: “Un’energia potente, era un mondo a parte. Che come tale era infatti considerato, per poi diventare un’entità talmente importante da influenzare praticamente ogni cosa, dalla cultura alla moda”. Joe T Vannelli racconta che la categoria condusse intere generazioni “in un viaggio in cui non contava chi fossi nella vita reale, contava quello che provavi lì dentro”. E poi Benny Benassi: “Quanto mi mancano le discoteche, quelle vere e con quei bassi esagerati che si sincronizzavano con il battito del cuore. E catapultarsi indietro di 30 anni in pista al Marabù di Reggio Emilia”.

Il re di Ibiza Franco Moiraghi ricorda: “La gente ai tempi veniva a divertirsi e ballare e ascoltare tracks conosciute e sconosciute al pubblico che si lasciava trasportare da quella incredibile atmosfera che c’era. Ma grand parte di quel mondo non esiste più nonostante noi resteremo sempre i figli delle stelle”. Albertino conobbe l’Italia di notte, quella che non dormiva mai. “Quella degli autogrill al posto dei bar. Quella del ritmo che ti prende, che ti sembra di volare. E per finire, le parole di Gabry Ponte (“abbiamo ballato attorno a un fuoco, nelle corti, nelle balere, poi nelle discoteche e chissà dove balleremo ancora domani. Ma balleremo”), di Alex Neri (“le discoteche sono un icona culturale dell’ultimo secolo; gli anni 90 sono stati un’ epoca indimenticabile”) sino alla conclusione di Dj Ralf: “Per ogni locale da ballo che muore ce n’è uno che nasce in qualche parte del mondo. La gioia della danza è insita negli esseri umani. Le discoteche abbandonate sono solo mura in disuso. Lo spirito rimarrà per sempre”.

 

 

 

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Riccardo Sada
Riccardo Sada
Distratto o forse ammaliato dalla sua primogenita, attratto da tutto ciò che è trance e nu disco, electro e progressive house, lo trovate spesso in qualche studio di registrazione, a volte in qualche rave, raramente nei localoni o a qualche party sulle spiagge di Tel Aviv.