Mezerg è a mio parere uno dei musicisti più geniali e più tecnici in circolazione. Basta osservare il modo in cui è diventato virale per capire la sua mentalità creativa: un video in cui produce la sua ‘Watermelon’ realizzando la tastiera con fette di anguria, melone e kiwi collegate a un controller MIDI.
Inoltre mi ha sempre affascinato il concetto di one-man band, con la difficoltà di coordinare il tutto per essere in grado di regalare un’esibizione degna di questo nome. Mezerg è un artista che incarna questo concetto alla perfezione. Da solo sul palco con la sua tastiera, i suoi sintetizzatori, il suo theremin e i suoi pedali per le parti percussive. Era da tempo che mi sarebbe piaciuto riuscire a vedere un suo live, e posso dire con assoluta certezza di essermi divertito da morire tanto che l’ora e mezza in cui ha suonato è letteralmente volata.
La serata, organizzata da RADAR Concerti, si è aperta con il live di Giacomo Turra. Il chitarrista, divenuto famoso grazie ai suoi video su Instagram (segno dei tempi: si diventa famosi grazie ai social e grazie alla viralità, nessuno lo trova strano, una serata intera è retta da due social star), è stato supportato dalla propria band composta da validissimi artisti, e ha scaldato l’atmosfera con il suo funk.
È poi arrivato il turno del protagonista dello show. Il concerto del francese penso si possa suddividere in tre momenti: l’inizio più calmo e tranquillo dove a farla da padrone sono stati i suoni più jazz e più acustici dati dal piano elettrico. Il secondo ha visto in primo piano gli elevatissimi bpm (sono stati toccati i 160 se non mi sbaglio) con le sonorità molto più techno che quasi strizzavano l’occhio all’acid. Il terzo più “giocoso e spensierato”, nel quale è stato invitato sul palco il violinista Emilio Castiello che si è esibito con Mezerg per l’ultima mezz’ora dello spettacolo.
La scenografia era spoglia: solo uno sfondo neutro dietro il producer. Ad accompagnare la musica però ci sono stati dei magnifici giochi di luce che sono riusciti a ricreare l’atmosfera giusta nel momento giusto: più intima nei momenti più tranquilli, quasi da rave quando il ritmo incalzava.
La cosa che mi ha lasciato veramente impressionato è stata la totale precisione mantenuta per un’ora e mezza di concerto. Coordinare contemporaneamente tutti gli strumenti e sincronizzarli perfettamente alle percussioni non è per niente facile. Mezerg è stato bravissimo anche nell’essere riuscito a mantenere un mood di festa generale nel quale lui in primis si è visto essersi divertito: poche parole al pubblico, ma tanta interazione con gesti, sguardi e con un sorriso che ha fatto capire che anche lui era esattamente nel posto e nel momento in cui voleva trovarsi.
06.03.2023