• DOMENICA 26 MARZO 2023
Costume e Società

Perché ‘Mixed by Erry’ non è solo un film ma anche una lezione di vita

Il lungometraggio sulla pirateria di audiocassette diretto da Sydney Sibilia è anche uno spaccato culturale. E una storia vera, tutta italiana. Spazzata via dalla corrente digitale

Prima degli anni ’90, quando la discografia e il mercato musicale vivevano una stagione completamente diversa da quella attuale, i dischi hip-hop stavano già al fianco di quelli dance e rock, nei negozi specializzati. In un mercato parallelo, si consumava e si chiudeva una storia scritta da una serie di mixtape pirata diffusasi nei primi anni ’80: era quella di ‘Mixed by Erry’. I nastri erano diffusi da venditori ambulanti in modo illegale nelle periferie delle città. Ma la storia che ci interessa, quella del film ‘Mixed by Erry’ in questi giorni al cinema , precisamente si svolge in un quartiere popolare di Napoli. Le cassettine stavano lì, in bella mostra, sulle bancarelle che espongono a pochi metri le sigarette di contrabbando.

La storia di Erry ai tempi si è diffuso in tutta Italia e oltre confine, spingendosi sino in Romania e addirittura fino ad Hong Kong. Al suo apice, il gruppo con a capo Enrico ‘Erry’ Frattasio (nel film interpretato da Luigi D’Oriano), che stava dietro all’infinita collana di cassette e oggi guida una rivendita di scatole e telefonini, impiegava cento persone, compresi i fratelli Claudio, Peppe e Angelo. Con esperienza imprenditoriale, ai tempi i tre fratelli passarono da 50 copie a 300mila. Il loro incasso annuo era di circa sei milioni di euro.

 

Con la pirateria, gli incassi degli aventi diritto se ne vanno spesso in fumo. Succedeva spesso in passato, quando il formato fisico pullulava e le repliche erano facilitate dal nastro analogico. Tuttavia, contemporaneamente la grande diffusione della musica permette in ogni caso agli artisti di raggiungere più persone e avere più notorietà, più negli anni Ottanta che dopo i Duemila. In fondo, se ci pensiamo, la situazione si è in parte regolamentata soltanto negli anni più recenti, quando la monetizzazione attraverso views e streaming permette una certa precisione nei conteggi e in uno scenario in cui la “musica gratuita” delle piattaforme streaming ha reso obsoleta anche la pirateria.

Così, un film come ‘Mixed by Erry’ diventa non solo uno spaccato culturale ma anche una lezione di vita, uno stralcio di storia italiana da conoscere e da inserire negli annali. Nel nostro Paese, il marchio ‘Mixed by Erry’ ha guadagnato uno status di culto ed Erry si è macchiato di una reputazione assai controversa. Alcuni lo vedono ancora oggi come un criminale che si è arricchito grazie agli artisti. In realtà è stato (anche) altro, una specie di Robin Hood delle sette notte o un precursore di Napster più che di Spotify. È stato anche un produttore realizzando un remix di ‘Ancora’, hit neomelodica del cantante partenopeo Eduardo De Crescenzo. Anche in un negozio di dischi tradizionale come la Discoteca Meridionale, uno dei più grandi del capoluogo campano, si ricordavano bene di Erry. Il marchio ‘Mixed by Erry’ ai tempi diventò così famoso da creare cloni e improvvisate imitazioni, ossia versioni pirata di… nastri pirata, tanto da venir coniato il termine di ‘falso originale’ (…).

Nato a Forcella, quartiere popolare della città, Enrico Frattasio è stato introdotto alla musica dal padre. Aveva aperto la sua prima attività a 17 anni dopo aver vinto una piccola somma di denaro grazie a una scommessa calcistica.

 

Mixed by Erry, foto tratta dal sito 01distribution.it

 

Quelli di Erry è stato una sorta di marchio di fabbrica, seppur illegale. Sono note queste riportate dall’etnomusicologa napoletana Simona Frasca, autrice del libro ‘Mixed di Erry: La Storia dei Fratelli Frattasio’ che il regista salernitano Sydney Sibilia (‘Smetto quando voglio’ e ‘L’incredibile storia dell’Isola delle Rose’) ha preso come spunto per dirigere il suo lungometraggio. Spiegare cosa sia ‘Mixed By Erry’ quindi è semplicissimo: un film che sembra nato da una favola e che ci riporta in un’epoca fatta di oggetti vintage, di tecnologia analogica e che racconta il riscatto di tre fratelli che si inventano un modo per sbancare il lunario.

È la Napoli degli anni Ottanta, quindi la Napoli che torna a sognare anche grazie al calcio e a Maradona. Ambientato all’ombra del Vesuvio, il film vede Erry, aiutato dai fratelli Peppe e Angelo (Giuseppe Arena e Emanuele Palumbo), iniziare a copiare mixtape per gli amici, allargando il giro fino a creare con non poche difficoltà la sua cerchia e la sua impresa fatta di riproduzione e vendita.

 

 

Articolo PrecedenteArticolo Successivo
Riccardo Sada
Distratto o forse ammaliato dalla sua primogenita, attratto da tutto ciò che è trance e nu disco, electro e progressive house, lo trovate spesso in qualche studio di registrazione, a volte in qualche rave, raramente nei localoni o a qualche party sulle spiagge di Tel Aviv.

ISCRIVITI ALLA NOSTRA MAILING LIST

Scoprirai in anteprima le promozioni riservate agli iscritti e potrai cancellarti in qualunque momento senza spese.




In mancanza del consenso, la richiesta di contatto non potrà essere erogata.