Sulle prime l’iniziativa sembra curiosa. Se ci pensate bene, è qualcosa di davvero significativo. Moby vende la sua collezioni di dischi per beneficienza. Voi lo fareste? Anni a collezionare dischi introvabili, promo, demo, versioni rare, i dischi segnati e gli appunti presi a penna sulle copertine. E poi vendere, liberarsi di tutto, anche delle primissime prove di stampa dei propri album. Moby ha deciso così. E quando le prove dei tuoi album sono quelle di dischi diventati dei classici e dei best seller come ‘Play’ o ’18’, beh, non dev’essere una decisione semplice. Moby vende tutto e lo fa per donare i profitti a Physicians Committee for Responsible Medicine, un’associazione medica che opera nello specifico nel trattamento e nella ricerca su malatie come cancro, diabete, obesità e malattie cardiovascolari. Una scelta nobile, senza dubbio, che ci spinge tuttavia a due semplici riflessioni: la prima è che Moby deve avere raggiunto il nirvana in anni di meditazione, per liberarsi di tutto questo peso materiale (ed emotivo). La seconda è che il signor Melville se la deve passare davvero bene se si può permettere di donare tutto questo patrimonio. Beato lui!
14.06.2018