Foto: @facebook.com/planetfunk
Dopo sette anni dalla scomparsa dell’amico ed ex compagno di scuderia dei Planet Funk, Sergio Della Monica, ci lascia un componente della celebre band dance: Domenico “Gigi” Canu. Gli stessi Planet Funk via social hanno annunciato l’addio improvviso all’amico spentosi oggi all’età di 66 anni. Un fulmine nel cielo sereno, una nota strappata all’improvviso. Artefice silenzioso del sound rivoluzionario della band, Canu non era semplicemente un membro: era l’anima che ha trasformato vibrazioni in emozioni, algoritmi musicali in sinfonie dell’anima. Successi come ‘Chase the Sun’ e ‘Stop Me’, colonne sonore di intere generazioni, portano ora il peso di una mancanza struggente. Il suo silenzio è un’eco che rimbomba più forte di ogni synth, lasciando nella scena musicale un abisso dove prima c’era luce.
Canu ha tessuto un arazzo sonoro unico intrecciando il respiro della terra ai sussurri del domani di un’elettronica partita dai bassifondi di Napoli e arrivata al mainstream. Nei Planet Funk ha incarnato il ponte tra mondi: tra ritualità tribale e fredda elettronica, tra passato e avanguardia. Ogni suo accordo era un dialogo tra memoria e innovazione. Resta il vuoto che sembra un lamento.
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Canu era il faro nelle notti creative, per Alex Neri, Marco Baroni e i cantanti che si sono alternati al microfono. Era il fratello che trasformava i silenzi in melodie. Canu ha scolpito nell’aria una forma invisibile che solo lui poteva riempire. Ogni sua traccia è ora un fantasma da cercare e riascoltare, ogni melodia un promemoria di quanto il genio sia fragile.
26.05.2025