Ibiza ha avuto (ha) molti re. Dj, proprietari di club, promoter, personaggi più o meno strambi e al loro posto in un posto che è fuori posto rispetto al resto del mondo. Sicuramente “re di Ibiza” è un termine perfetto per definire Tony Pike. Tony si è spento ieri sera, domenica 24 febbraio, a Ibiza, all’età di 85 anni. Vissuti molto intensamente. Ma chi era Anthony Pike?
La sua figura è indissolubilmente legata a quella del Pikes Hotel, il suo resort ibizenco che dagli anni ’80 in poi ha assunto, insieme alla figura di Pike stesso, i contorni della mitologia. VIP, eccessi, festini, sesso in quantità smodata e nelle forme più libere e selvagge. Fiumi di cocaina. Tony Pike e il Pikes sono sempre stati sinonimo di libertà e di edonismo, e le sue relazioni con alcune tra le donne più affascinanti del pianeta ne confermano il magnetismo impareggiabile. Non solo: le voci dei suoi flirt con George Michael e Freddie Mercury sono note tanto quanto le sue storie con Grace Jones o Kylie Minogue.

Tony Pike insieme a Grace Jones
Con una vita avventurosa e degna della trama di un film (marinaio ai Caraibi dalle sfumature quasi piratesche), Pike è un australiano nato in territorio britannico, che arriva a Ibiza nel 1978 e rileva un finca con l’intenzione di costruirci un hotel. Ibiza negli anni ’70 non è nemmeno lontanamente paragonabile a quella di oggi; è un’isola in cui la classica vita di pescatori e contadini sta iniziando a convivere con l’arrivo dei primi freaks e dei primi amanti della musica che decidono di sceglierla come base per le le loro estati e le loro feste. Nel giro di pochi anni Pike e il suo amore per la vita dissoluta e libertina fanno del Pikes Hotel il luogo dove si deve andare a Ibiza. Nel 1983 gli Wham! girano lì il video di ‘Club Tropicana’ ed è il botto. Da Robert Plant a Jon Bon Jovi, da Grace Jones ai Queen, tutti vogliono andare al Pikes, dove le feste sono esagerate e dove tutto gira a mille. Con la fine degli anni ’80, lo spettro dell’AIDS a frenare il clima orgiastico del jet set internazionale e lo sviluppo di Ibiza con i nuovi club e un settore turistico ormai fiorente, il Pikes vive un momento di declino, che culmina con la tragica morte del figlio di Tony a Miami, ucciso mentre stava cercando accordi con un gruppo di acquirenti dell’hotel, rivelatisi poi dei truffatori.

Tony Pike e Carl Cox
Dopo il 2000 il Pikes ritorna di moda, certo con un mood meno disinibito dei suoi anni d’oro, ma Tony Pike a questo punto è una leggenda vivente, uno dei padri fondatori della Ibiza che conosciamo, e il Pikes Ibiza è nel pantheon dei luoghi sacri e magici dell’isola, insieme allo Space, al Pacha e al KU. Attivo e istrionico fino all’ultimo, Pike era noto proprio per il suo carattere vulcanico ed esplosivo, estremamente intraprendente e sagace, abilissimo intrattenitore. Gli aneddoti sulla sua vita e sulle sue imprese si sprecano, dalla torta gigante per il compleanno di Freddie Mercury alla scappatella sualla spiaggia insieme a Grace Jones, fino alle sue visite alla centrale di polizia per avvisare di chiudere un occhio sulle sue feste.
Tony Pike è stato uno di quelli che hanno inventato Ibiza, trasformando un’isola come tante altre nel Mediterraneo in un posto speciale. È stato un grande amante della vita e della musica. Uno di noi. Un mito.
25.02.2019