• LUNEDì 05 GIUGNO 2023
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MTV Italia chiude, anzi no

 

Che succede a MTV Italia?

Da ieri sera il web è invaso da post strappalacrime, ondate nostalgiche per i bei tempi che furono, tutto in seguito al restyling del canale 8 che ha visto rimpicciolire notevolmente l’iconico logo di MTV in una piccola “m” a fianco di un “8” ben più grande. Tv8. Conferme, smentite e aggiornamenti si susseguono. A quanto pare, le frequenze del canale 8, acquisite da Sky tempo addietro, saranno oggetto di un re-branding nei prossimi mesi, come già successo a Deejay TV che ha mantenuto logo e qualche jingle e programma, ma di fatto si sta trasformando in Discovery. MTV, in realtà, aveva già subito un pesante restyling del palinsesto nelle ultime stagioni, mantenendo un target giovane ma puntando su reality (i famosi e famigerati “Shore” vari: Jersey, Gambia e via dicendo; Sixteen and pregnant etc.) e sui film. Il pacchetto musicale era (ed è) spostato sul canale 67, con MTV Music, e sugli altri canali tematici.

Nostalgia canaglia

Tra i tanti post più o meno lacrimevoli e carichi di nostalgia, sta avendo particolare successo questo di tvblog.it, che ripercorre con l’innocenza di una fan di allora alcuni dei programmi e dei momenti che hanno reso gloriosa la rete. MTV Italia era nata nel 1997, con un’inaugurazione spettacolare: una diretta da Reggio Emilia, con band italiane come Subsonica e Casino Royale ad aprire per il tour più cool di quel tempo, Popmart degli U2 (sì, vent’anni fa gli U2 erano una bomba). Nomi come Antonio Campo Dall’Orto e Luca De Gennaro, ai vertici del network, hanno assicurato anni di programmazione a un tempo estremamente pop e colorata e ricca di sperimentazione e libertà stilistica. Show come Kitchen di e con Andrea Pezzi (che da lì si fece spesso autore/conduttore i diversi programmi), Sonic, Brand:New, HOT, Alt.MTV, Our Noise o le ultime produzioni come Spit, e le gran soirée come Storytellers e le dirette degli MTV Days hanno segnato un’epoca, e un paio di generazioni, affiancando una proposta di grande qualità (sul piano musicale, formale e contenutistico) a una freschezza stilistica, registica e di messa in onda inedite in Italia. Al contempo, i pomeriggi erano una luna park coloratissimo per i teenager di fine anni ’90 e di tutta la decade ’00: TRL, Select, On The Beach. Pezzi, Paola Maugeri, Enrico Silvestrin, Alessandro Cattelan, Giorgia Surina, Marco Maccarini, Victoria Cabello, Kris & Kris, Daniele Bossari, Carlo Pastore, Paolo Ruffini. Sono solo alcuni dei nomi e dei volti lanciati dall’emittente e divenuti poi noti al grande pubblico generalista. Solo il Cecchetto dei tempi migliori è riuscito a fare uno scouting migliore (la RAI della golden age dei ’60 non vale).

Tutto scorre

Anche e soprattutto le dinamiche dello showbiz. MTV nasce in America nel 1981, ha la mia età, 35 anni (io li faccio a novembre, per un po’ sono salvo). E’ una deflagrazione, un contenuto e un concetto del tutto nuovo di intrattenimento. Raggiunge l’apice del successo e della popolarità negli anni ’90, poi è arrivato internet e con il suo flusso di informazioni e nozioni velocissime ha spazzato via tutto il Novecento. La musica in TV è diventata obsoleta, proprio come i CD, che non hanno più neppure una fessura nel Mac dove essere letti. Tutto viaggia wireless, al massimo dentro una USB, e la grande novità del video sta nelle connessioni dei tablet, non più nello schermo in salotto. Così è. A chi si lamenta perchè negli ultimi anni MTV ha virato verso una programmazione che non è musicale, va fatto notare questo piccolissimo cambiamento socioculturale. MTV ha seguito delle strategie tutto sommato non prive di senso. Quello che è avvenuto all’altro canale musicale che negli ultimi anni aveva provato a riportare la musica in TV (Deejay TV, come già detto) è un percorso analogo, a dimostrazione che, purtroppo, è difficile reggere i ritmi e l’idea che il pubblico ha oggi, dove tutto è a portata di click, non un flusso ma un cloud, anche in metropolitana o in bagno. Qualche giorno fa aveva fatto scalpore la chiusura di Ghiaccio Bollente, approfondimento notturno di RAI 5 con Carlo Massarini, vero cult per musicofili. Un errore toglierlo dal palinsesto, per un’emittente pubblica. Un esempio, però, di come vanno le cose. I talent musicali e la radiovisione (uccidetemi se scriverò ancora la parola) di RTL 102.5 non contano. Resistono per motivi differenti: i primi perchè sono uno show televisivo studiato per la televisione, che dentro il format ci sia la musica o la cucina è la stessa cosa. Si tratta di spettacolo, a volta fatto bene (X Factor, Top DJ), a volte meno (The Voice Of Italy). La formula di RTL è un’idea furbissima, per quanto (secondo me) assassina della qualità: uno standard che accorpa radio e TV, perfetto per la macchina o per il sottofondo al bar. Ma ovviamente, MTV era un’altra cosa.

 

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Albi Scotti
Giornalista di DJ Mag Italia e responsabile dei contenuti web della rivista. DJ. Speaker e autore radiofonico.

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