Nameless non è (solo) un festival, è una grande famiglia danzante. Nameless è un insieme di persone che lavora tutto l’anno con dedizione e spirito di sacrificio per regalarci una quattro giorni (se contiamo anche la preview con The Chemical Brothers) semplicemente perfetta. Nameless è un modo genuino e appassionato di vivere la musica elettronica. Nameless è il sorriso che ti appare sul viso quando torni a casa e ripensi a tutto ciò che è successo nelle scorse ore e a ciò che ti aspetterà nel 2018. Nameless sei tu, sono io, siamo tutti noi.
Perché ognuno ha fatto la sua parte e tutto quello che poteva andare bene è andato benissimo e i disagi sono stati limitati al minimo: l’organizzazione si è dimostrata una macchina ben oliata; il pubblico, mi piace sottolinearlo, si è comportato in maniera rispettosa e civile – sintomatico il fatto che non ci siano stati i temuti episodi legati allo spray al peperoncino – anche grazie a un apparato di sicurezza massiccio ma discreto; gli artisti, al di là dei nostri gusti personali, non si sono risparmiati e hanno tutti dato il massimo ricevendo indietro un’energia ben al di là delle loro aspettative. Sarà la location, sarà che siamo italiani, sarà che festival così, da noi, non se ne vedono tanti.
Foto by MuccitasE con ancora negli occhi lo splendido finale di giornata con l’immancabile Amour Toujours di Gigi D’Agostino, il pubblico festante, i fuochi d’artificio e tutta la famiglia di Nameless sul palco a festeggiare, non posso che raccontarvi di un Day 3 convincente ed emozionante come e più dei due precedenti. Con una line up sempre molto varia, il main stage ha continuato a fare la parte del leone a partire da un Not For Us live oscuro e possente, continuando con i Delayers – ormai una certezza -, Grandtheft, un indiavolato Valentino Khan, la PSY trance a 138 bmp di Vini Vici, un Alan Walker in grande spolvero – anche se me lo sarei aspettato più pop – fino ad arrivare al gigante Afrojack che, con la sua irripetibile presenza scenica e la sua musica devastante, ha scosso il palco fino alle fondamenta per un’ora e mezza di puro spettacolo.
Foto by MuccitasMa domenica è stata anche la giornata in cui noi noi di DJ MAG Italia abbiamo curato la line up dello Jager Chalet. Iniziata con il sound raffinato di Red Ribbons e Dirty Channels, la giornata è stata un continuo crescendo con una vera e propria esplosione nel finale con l’afterparty condotto da Delayers b2b Tony Romera e da moltissimi altri dj che si sono radunati per rimandare all’ultimo il momento in cui lasciare Nameless e tornare a casa. Poco prima dell’inizio dell’ultimo slot si era svolto uno degli assoluti highlight del Day 3: un altro b2b, questa volta tra SLVR, un pimpatissimo Kharfi e il nostro Albi Scotti. Chi era presente ha sicuramente percepito l’energia e quella ventata di esclusività che ha reso il tutto indimenticabile. Se poi vogliamo aggiungere che Kharfi si è improvvisato MC e che a seguire si è esibito Crookers – la nostra secret special guest – capite anche voi che la casetta era “the place to be”. Un’esperienza da ripetere. Grazie a chi c’era!
Con tre palchi, decine di Dj, addetti ai lavori, colleghi e amici, non è sempre stato facile essere sempre nel posto giusto al momento giusto ma tutta la squadra di DJ MAG Italia – a partire dal sottoscritto, con Albi Scotti, Federico Piccinini, Stefano Marano e Ale Lippi – si è fatta in quattro per farvi respirare l’aria del festival e raccontarvi tutti i momenti salienti. L’esperienza di BIG TV si è dimostrata vincente e sarà probabilmente riproposta e potenziata negli anni a venire. Dare la possibilità a chiunque di gustarsi i migliori momenti del festival da casa è importante tanto quanto fornire il miglior spettacolo possibile a chi è fisicamente sotto il main stage.
Foto by MuccitasNameless Music Festival, oltre al successo di pubblico e agli splendidi artisti che è stato capace di portare a Barzio, ha dimostrato che “l’unione fa la forza” non è un vecchio proverbio ma è pura e attuale realtà. Nameless, Universal, DJ MAG Italia e moltissimi altri sponsor e collaborazioni hanno reso possibile tutto questo . Fare network è l’unico modo per essere credibili e dare un futuro alla scena dance italiana. Ricordiamocelo sempre.
Grazie Nameless Music Festival, grazie a tutti voi. Ci vediamo l’1, 2 e 3 giugno 2018!