Sono ormai quattro anni che il 9 maggio appartiene di diritto a Liberato: da quel famoso singolo dal titolo omonimo che lo fece esplodere, come uno dei progetti audio visivi più interessanti e chiacchierati usciti dall’Italia nella seconda metà degli anni ’10. E, puntuale come un orologio, anche quest’anno Liberato è tornato con un nuovo affascinante singolo ‘E TE VENG’ A PIGLIÀ’.
Il nuovo brano è accompagnato dall’immancabile video, questa volta diretto da Enea Colombi, diversamente da quanto accaduto di fino ad ora, dove la regia di Francesco Lettieri era stata un marchio di fabbrica che aveva dato forma all’immaginario di Liberato tanto quanto la musica. E infatti l’aspetto visual è forse quello più interessante per quanto riguarda ‘E TE VENG’ A PIGLIÀ’, perché si discosta dal consueto immaginario più strettamente legato a Napoli, spostandosi in una campagna che ricorda vagamente le atmosfere del film ‘Call me by your name’ di Luca Guadagnino. Un contesto senza riferimenti precisi, più astratto per certi versi, quindi meno napoletano a tutti i costi.
Al contrario, la musica rimane molto legata, forse troppo, a quanto fino ad ora si è sentito di Liberato, con una formula catchy che pesca dall’elettronica più piaciona mischiandola con il dialetto. Una formula sempre interessante e che di base non annoia, ma che sicuramente dopo quattro anni sa di già sentito.
Non si sa questo sia il primo singolo di un nuovo progetto, o se sia semplicemente un brano nato per celebrare la sua data preferita dell’anno. Però alcune domande sorgono spontanee: avendo egli stesso contribuito – e per certi versi cannibalizzato – a creare forma più contemporanea legata all’immaginario di Napoli, che gioca tra stereotipi e innovazione, quanto oltre ci si può spingere su questo ancora su filone senza ripetersi in modo didascalico? E quali direzioni non sono ancora state esplorate? Non è forse il caso di immaginare un Liberato che si apra oltre Napoli stessa – come d’altra parte la scelta del visual sembra suggerire?
E ancora, a livello musicale la formula Liberato è forse da rivedere? questo brano, lo ripetiamo, per quanto sempre interessante, non aggiunge niente rispetto a quanto sentito fino ad ora, con la formula Liberato che dopo quattro anni, suona forse troppo perfettamente confezionata. Quindi su quale terreno andare? continuare su quello tracciato o esplorare altro?
Queste domande rimangono in sospeso sulla testa di questo 9 maggio, che come ogni anno appartiene a Liberato, ma appare un po’ meno luccicante del solito.
12.05.2021