Come tutto il nord dell’America, anche il centro e il sud hanno iniziato a organizzare festival legati all’EDM. L’America Latina è oggi una delle destinazioni più gettonate grazie soprattutto ai prezzi accessibili. Dopo il Messico con il BPM, nato in modo molto modesto nel 2008, e dopo l’Electric Daisy Carnival e l’Inception Music Festival di Cancun, ora gli sguardi sono più verso meridione: su Panama, stato e città saliti alla ribalta nelle ultime settimane a causa dei Panama Papers, fascicolo che mette insieme documenti confidenziali su oltre 214mila società offshore e che, includendo le identità degli azionisti e dei manager, ha coinvolto Arabia Saudita, Argentina, Emirati Arabi Uniti, Islanda e Ucraina.
Un segnale forte nel mondo dell’intrattenimento arriva dal The Day After Festival, che si tiene ogni mese di gennaio a Panama City e che vede headliner come Martin Garrix, Tiësto, Afrojack e Hardwell. L’evento è una joint venture tra SFX, la portoricana Disco Donnie Presents (DDP) e la locale Showpro, che produce fino a 15 kermesse musicali e sportive su larga scala all’anno. Il presidente della Showpro, Alfredo Arias, scommette sul The Day After Festival ed è intenzionato, con le proprie risorse economiche, a far diventare il proprio marchio un vero competitor di Ultra e Tomorrowland. A ottobre Arias darà vita anche a un’edizione dedicata ad Halloween.
A “sole” cinque ore di volo da New York, Panama vanta il più grande aeroporto dell’America Latina, un governo come sappiamo legato fortemente al business e ha location adatte per grandi concerti. La famiglia del presidente Juan Carlos Varela, che possiede la più grande azienda produttrice di liquori del Paese, si è sempre dimostrata aperta alle iniziative legate ai giovani e ai turisti di passaggio.
27.04.2016