Daniel Wang è un dj piuttosto noto, sebbene il suo nome non abbia mai fatto “il botto” a livello pop, di successo o riconoscibilità commerciale. Certo non quanto lo ha fatto Peggy Gou. E proprio Peggy Gou è il bersaglio di un post che sta rapidamente facendo il giro dei social e del web. Un attacco che parte proprio da Wang, di solito considerato figura morigerata e tutt’altro che incline a uscite da Dagospia. Che succede?
Succede che i due, fino a poco tempo fa, erano vicini di casa a Berlino. E che in passato fossero, pare, in buoni rapporti. Ma oggi Wang se ne esce con un post lungo e carico di rancore e livore verso la famosa superstar coreana. Dove ne sviscera dettagli personali e di vita privata, dipingendola come una viziata capricciosa fashion victim che si è fatta strada grazie a delle belle foto, e sempre pronta a sfruttare e trattare tutti a pesci in faccia. Ma ci va giù davvero pesante: ne parla come di una ladra cleptomane che rubava i dischi nel dj shop dove ha lavorato (a sentire lui, “non lavorato”), come una dj tenicamente imbarazzante, raccontando un espisodio con un agente del Berghain, e mettendo in luce tutto ciò che si può dire di male di una persona. Insomma, il mite Daniel Wang ha vomitato una vagonata di odio e bile, non esitando a raccontare aneddoti personali e privatie facendo ironia addirittura sui profumi della Peggy nazionale – pardon, internazionale.
Il post è lungo e lo leggete QUI.
Ora, su Peggy Gou, nell’ambiente “nostro”, di chi le consolle le frequenta per passione, per lavoro, per piacere, è sempre stata dipinta in modo ambiguo: c’è chi ne parla come di una educata e gentile, chi come di un incubo, chi come di una professionista fredda e attenta unicamente ai fatti propri. La verità è che uno status del genere, con ogni probabilità, sortirà l’effetto contrario di quanto si aspetta Wang: certo, inizialmente la sua “confessione” farà piovere gli applausi solidali della curva che vede punita la stronzissima superstar e, traslando tutto a metafora, la rivincita del dj underground tutto d’un pezzo contro la corrotta poser simbolo dei dj famosi grazie a Instagram. Ma c’è un problema: per farsi un giudizio su una cosa del genere, sarebbe doveroso sentire anche l’altra campana, sapere cos’ha da dire Peggy Gou in merito. Perché altrimenti, a pensarci bene, quello di Wang può benissimo essere uno sfogo dettato da attriti personali, da frustrazioni varie, o semplicemente da una sincera antipatia verso l’ex-vicina di casa. E alla lunga, se internet ci ha insegnato qualcosa, è che molto spesso dopo l’entusiasmo iniziale dei tifosi di Davide, arrivano quelli di Golia. Che sono molto più numerosi. E Davide annega.
In ogni caso, vero o non vero ciò che scrive Wang, questo non è uno sfogo di natura professionale. Qui non c’è in ballo Peggy Gou che truffa i fan con dei set pre-registrati o cose simili: è una faccenda personale. E quindi sì, siamo in pieno gossip. Un boccone ghiotto per la stampa, e ancora di più per i social, sicuramente. Ma che caduta di stile, mr. Wang.
08.12.2020