Negli ultimi due anni stiamo assistendo a un rapido ricambio ai vertici dello stardom mondiale tra i dj. Tra i principali protagonisti di questa ascesa c’è sicuramente Peggy Gou. La coreana è arrivata al successo dopo un passaggio a Londra e un trasferimento a Berlino. Una trama da film, addirittura scontata, se vogliamo pensare ai cliché del mondo dance. E la carriera di Peggy è apparentemente costruita sui cliché: il Berghain, la techno, la bella stravagante che si mette a fare la dj, la passione per la moda che diventa opportunità.
In realtà, la banalità di Peggy Gou è irresistibile, e quindi, per definizione, non è banale. Soprattutto, la sua è una banalità apparente. Perché se è pur vero che a sentire un suo set o ad ascoltare un suo pezzo non sembra di trovarci di fronte a nulla di rivoluzionario, in realtà c’è sempre, in lei, quella scintilla che la porta fuori dai binari, quel tanto che basta per farla apparire accattivante. Perfetto esempio è la nuova traccia ‘Starry Night’, uscita ieri e che precede l’EP ‘Moment’, in arrivo il 19 aprile su Gudu Records, la nuovissima etichetta dell’artista coreana, che tornerà in Italia il 13 aprile al Volt di Milano.
‘Starry Night’ è il classico pezzo che recupera i suoni e la formula ritmica della piano house di fine anni ’80, con le ritmiche jack e gli stab di pianoforte a fare da accenti al gioco di swing del basso. Eppure. Eppure c’è quel solito qualcosa che porta tutto su un piano diverso, e la traccia decolla. Sarà la voce, sarà l’atmosfera, ma c’è un elemento impalpabile che cattura. Proprio com’era successo in ‘It Makes You Forget (Itgehane)’ uscita lo scorso anno su Ninja Tune e diventata una delle tracce più suonate del 2018. Peggy Gou ha questo straordinario talento: quello di far brillare anche l’apparente banalità, appunto, rendendola irresistibile. Lo dimostra la sua fanbase sempre più numerosa; lo dimostrano le sue produzioni; lo dimostra la sua nuovisisma linea di moda Kirin. Come abbiamo scritto tempo fa, Peggy Gou è il fenomeno musicale perfetto. ‘Starry Night’, se ce ne fosse bisogno, ne è ulteriore prova.
23.03.2019