‘Deux Frères’, il nuovo album dei PNL, i due fratelli più popolari della banlieue parigina, comincia con l’ultimo singolo pubblicato, ‘Au DD’, e finisce con ‘La misère est si belle’. Se il primo titolo è l’abbreviazione di “Au détail” (al dettaglio) e si riferisce alla vendita di piccole quantità di droga, il secondo è molto più chiaro e si può tradurre con “È così bella la miseria”. Sembra un’altra provocazione di queste due superstar del rap contemporaneo, partite proprio dallo spaccio in strada e ora arrivate così in alto da potersi permettere di ambientare in cima alla Tour Eiffel il video di un singolo (‘Au DD’, appunto) che, in patria, sta battendo ogni record. Perché allora celebrare la miseria? I PNL, come recita il riassunto ufficiale del loro percorso artistico, non riescono e non vogliono dimenticare il loro passato e si sentono chiusi in un “non-luogo estraneo tra anonimato e successo”, tra due “mondi inconciliabili”. Se la prima traccia di questo loro terzo album sottolinea proprio questo spaesamento, l’ultima, con un testo introspettivo, sembra prendere posizione, per esempio con versi come “Non penso più a Gucci per vestirmi, a volte mi vesto come un tossico, me ne fotto / Piacere a chi, cosa, per fare cosa?” o ancora “Wow, quel povero è così brutto, io lo trovo bello”.
‘Deux Frères’ esce per QLF Records (dove QLF sta per “Que La Famille”, “Solo la famiglia”) ed è pieno di ritmi dilatati, dominato da atmosfere sognanti, più che mai riflessive, a tratti malinconiche, e qua e là appaiono una chitarra, un pianoforte o altri strumenti che si districano tra i beat anche prendendosi la scena. Nel cloud rap prodotto da Ademo e N.O.S non mancano le scosse, come la traccia estiva con rimandi funk ’91’s’ o quella più latina, ‘Hasta La Vista’, ma alla fine passa il concetto di un rap tutt’altro che “prepotente” né settato per le radio. Inoltre, in risposta a tutte le polemiche che vorrebbero gli stili contemporanei del rap vuoti e rozzi, i due fratelli Andrieu continuano a trasmettere messaggi che, come la loro musica, possono piacere o meno, ma sono concreti e risultano autentici. È difficile prevedere se con questo album i PNL raggiungeranno in altre nazioni la grandissima popolarità che hanno conquistato in Francia, ma senza dubbio, comunque vada, meritano molta attenzione per la cura, l’originalità e l’imprevedibilità con cui producono musica. Senza contare che questo loro conflitto interno, che vede da una parte il successo, gli agi e gli status symbol e dall’altra la vita semplice e difficoltosa, il quartiere, gli affetti familiari (di sangue o meno che siano), potrebbe riservare delle evoluzioni non proprio scontate.
05.04.2019