Che ne sarà dei Prodigy? Ci siamo tutti chiesti questa domanda all’indomani della tragica scomparsa di Keith Flint, voce e immagine del gruppo. La morte di Flint ha segnato profondamente moltissimi fan cresciuti con la musica della band inglese, perché la loro importanza è stata ed è enorme, gigantesca, nella formazione di tanti appassionati di musica – elettronica e non – così come di parecchi artisti. I tributi sono arrivati, espliciti, da più parti. Per citarne uno, quello dei Chemical Brothers, che per anni sono stati in qualche modo “rivali” (tra moooolte virgolette) dei Prodigy e che con grandissima dignità ci hanno fatto commuovere dedicando il loro set a Glastonbury proprio alla memoria di Keith Flint.
È spontaneo e naturale farsi domande sul futuro del gruppo perché, sebbene è noto che la mente musicale dei Prodigy sia da sempre Liam Howlett, la figura di Keith Flint è quella del frontman con cui da sempre tutti identifichiamo la band, e certamente quella più importante on stage. Non sappiamo in che modo si evolveranno quindi gli show dal vivo dei Prodigy, ma quel che è certo è che la loro avventura non finisce qui. Lo ha annunciato proprio Howlett con una foto e un post sul profilo Instagram del gruppo: “sono tornato in studio a fare un po’ di casino… le nuove tracce dei Prodigy spaccheranno, boooom”.
Un post confortante che ci mette nel mood dell’attesa e dell’aspettativa, dopo i mesi di sacrosanto e necessario “buio”. I Prodigy non saranno più gli stessi, questo è ovvio, ma l’hype è già altissimo per scoprire come sarà il loro suono e la loro nuova musica, considerando all’assenza di Flint sarà comunque sostituita da sua eredità spirituale. Come giutamente scrive Howlett, #weliveforever.
23.08.2019