Le discoteche restano chiuse, o se restano aperte non potranno far ballare. Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha respinto la richiesta del SILB di sospensione cautelare dell’Ordinanza con la quale il Ministro della Salute Roberto Speranza ha stabilito che sino al 7 settembre “sono sospese, all’aperto o al chiuso, le attività del ballo che abbiano luogo in discoteche, sale da ballo e locali assimilati destinati all’intrattenimento o che si svolgono in lidi, stabilimenti balneari, spiagge attrezzate, spiagge libere, spazi comuni delle strutture ricettive o in altri luoghi aperti al pubblico”.
Il 9 settembre si terrà l’udienza collegiale per valutare il ricorso. Nella decisione del TAR è prevalso l’interesse pubblico alla tutela della salute, così come non mancano i riferimenti alla “comune volontà della Conferenza dei presidenti delle Regioni e del Ministero dello Sviluppo Economico di aprire con immediatezza un tavolo di confronto con le Associazioni di categoria, al fine di individuare interventi economici di sostegno nazionale al settore interessato”.
“Così non si fa altro che aumentare l’abusivismo”, il primo commento di Maurizio Pasca, il Presidente del SILB. Di sicuro da qua al 7 settembre settembre o sino alla prossima Ordinanza ministeriale la “sospensione delle attività da ballo” sarà un argomento che terrà banco sui media e sui social. Nel frattempo, il settore e gli addetti ai lavori dovranno portare avanti le proprie legittime rivendicazioni in maniera costruttiva e con una prospettiva sistemica, invece di schierarsi come il peggiore degli ultras in base ai propri interessi di parte. Anche perché contro questi soggetti non ci sono ricorsi al Tar che tengano.
19.08.2020