Le Bataclan riapre. La notizia non è nuova, ma ci dà sempre gioia poterlo scrivere. Dopo il terribile attentato del 13 novembre 2015, il club parigino (di lunghissima storia: è aperto dal 1865, pensate) riaprirà praticamente dopo un anno, il 16 e 17 novembre con i concerti di Pete Doherty. In cartellone per i prossimi mesi Youssou N’Dour, Marianne Faithful, Flaming Lips, Skunk Anansie e Sepultura. Serata invece totalmente dedicata alla musica elettronica quella del 24 novembre, che vede tra i protagonisti Arnaud Rebotini con un nuovo live, un back to back di Gordon e Voiron e soprattutto Laurent Garnier. Una data speciale – e di grande valore simbolico – proprio perchè Garnier è molto legato a Parigi, è un simbolo della club culture, e ancor più di quella francese, una sorta di ambasciatore della dance francese nel mondo, da sempre. Tra i più amati e stimati dj del mondo, il suo peso specifico nella storia del djing è enorme. Già resident all’Hacienda di Manchester negli anni ’80, fondatore della mitica label F-Communications nei ’90, Garnier è passato attraverso raffinate collaborazioni tra elettronica e jazz e produzioni puramente techno, tra uno stile contaminato e stimolato da numerose citazioni di vari generi e un integralismo netto nel non piegarsi mai alle lusinghe del colpaccio facilotto. Una vera leggenda, il modo migliore per riportare la musica da ballare al Bataclan.
26.10.2016