Dopo averci destabilizzato, la pandemia ha spinto ad osservarci e a guardare al mondo con occhio più attento. Il lavoro da remoto e i social hanno accorciato le distanze e ci hanno di fatto comprendere le enormi potenzialità della condivisione, allargando i nostri confini oltre la presenza fisica. In questi due anni alcune società sono entrate in crisi ed altre ne hanno tratto giovamento. Tra queste ci piace raccontare il caso di Sana, un’agenzia di music management che ha preso vita proprio durante la pandemia, con un modello di business basato sulla connessione tra artisti, produttori e autori senza distinzioni di genere musicale.
Fare sistema, ma fare soprattutto network, questa la visione imprenditoriale che si è tradotta in release su prestigiose label internazionali come Spinnin’, Armada, Axtone, Musical Freedom e Nervous. Molto interessante l’approccio all’universo Sana attraverso la sezione “track feedback” del sito ufficiale che permette di ricevere subito e in maniera totalmente gratuita, un riscontro tecnico, artistico, commerciale e di posizionamento della propria produzione da parte di professionisti.
Tutti gli artisti Sana usufruiscono di attività essenziali per la loro crescita professionale come la gestione di tutte le connessioni tra artista ed etichette in termini di release, remix e pianificazione, l’analisi continua e costante per migliorare le proprie produzioni e le collaborazioni con altri artisti, la creazione di podcast, lo sviluppo grafico e il caricamento sulle varie piattaforme digitali. Tra i diversi servizi non mancano ovviamente due aspetti chiave della produzione, quello relativo al publishing e alla promozione.
Alla luce dei risultati ottenuti negli ultimi due anni e considerando lo scenario futuro, riteniamo che questo modello di business possa solo crescere e segnare delle linee guida che potrebbero presto essere seguite da altri operatori del settore.
21.05.2022