Deciso salto in avanti per la seconda edizione del Sankt Moritz Music Summit, in calendario in Engadina, a pochi chilometri dal confine italo-svizzero, tra giovedì 12 e domenica 15 marzo. La manifestazione si candida a diventare uno degli appuntamenti internazionali in alta quota più attesi dai clubber di tutta Europa, merito di una programmazione che per molti aspetti ricorda ed anticipa quella del Winter Music Conference di Miami, in calendario da martedì 24 a sabato 28 marzo, e di cui parliamo diffusamente sul numero di Dj Mag Italia in edicola.
Il Sankt Moritz Music Summit desta sicuramente molto interesse anche e soprattutto per il mix tra musica dance, che si rivolge per definizione ad un target dinamico, e una location, se vogliamo, istituzionale, alla quale ci si è soliti riferire pensando a un ambiente elegante, di classe, elitario, nelle accezioni positive di questi termini. Abbiamo sviscerato l’argomento con i diretti interessati.
“Il mondo è pieno di festival che si svolgono in località estive o comunque marittime ma non in montagna e in inverno” – spiega Mauro De Pedrini, uno dei soci organizzatori del SMS – “ci è sembrata una buona idea colmare questa lacuna. Siamo fieri di avere creato una line-up così importante, che si esibirà in uno scenario davvero unico”.
Quali le differenze principali tra la prima e la seconda edizione?
Le differenze sono notevoli. Le location sono aumentate, i dj che si esibiscono sono raddoppiati, e quasi tutti sono mossi dal desiderio di performare in montagna, non soltanto nei locali.
I deejay protagonisti sono soprattutto House?
Non soltanto, abbiamo esponenti di tutti i generi dance: house, techno, edm.
Possiamo riassumere gli appuntamenti più importanti di questa edizione del Saint Moritz Music Summit?
Difficile riassumerli in un’unica risposta. Tutti i protagonisti sono unici, nel loro genere. Innanzitutto voglio ringraziare i Kings of House (David Morales, Louie Vega e Tony Humphries) per il loro ritorno dopo la performance dello scorso anno, che ancora tutti ricordiamo con grande emozione. Altra chicca, l’esibizione di Ananè e Louie Vega, che suoneranno a 2460 metri d’altezza. Inoltre abbiamo la partecipazione di due club straordinari quali Ministry of Sound di Londra con John Moss, Danny O’ e Hanna Jacques, e Glitter Box Presented by Defected con Simon Dunmore, Horse Meat Disco e Joey Negro; mi sia permesso inoltre di menzionare Daddy’s Groove, Adriatique, Derrick Carter, Robert Babicz, Nello Simioli, Sir Colin, Franco Moiraghi, Mad&Kraus, Tanja La Croix, Amely, Carol Fernandez.
Una menzione speciale la merita la presenza del Pacha di Ibiza.
Sicuramente. Il club più famoso al mondo proporrà una serata con Sebastian Gamboa e tre ballerine, così come il giorno successivo ci sarà un set in montagna a 2.600 metri d’altezza con Sarah Main e sempre tre ballerine. In assoluto, saranno tre giorni e tre notti di grande festa.
Ritenete sia possibile organizzare un summit di questo tipo e soprattutto di questo livello anche in Italia?
L’Italia resta una location speciale per eventi musicali di questo tipo. Noi stessi siamo già in partnership con appuntamenti quali Gamf (Golfo Aranci Music Festival) e EMS (Emerald Music Festival), così come sappiamo che il calendario italiano è pieno di appuntamenti di livello. Certi risultati si raggiungono soltanto creando un buon team e lavorando duramente per cogliere gli obbiettivi che ci si prefigge.
13.03.2015