È morto ieri (giovedì 4 marzo 2021) a Rimini Piero Bevitori, 82 anni, storico titolare di discoteche riminesi, uno dei quei personaggi irripetibili, capace come pochi di rendere negli anni passati la riviera romagnola un punto di riferimento assoluto nella nightlife, non soltanto italiana. Se l’è portato via il Covid, dopo dieci giorni di ricovero in terapia intensiva.
Dal 1972 aveva iniziato a gestire l’Altromondo Studios di Rimini insieme ai figli e al socio Guerrino Galli. Dopo la scomparsa di quest’ultimo, la gestione era proseguita insieme ai figli di Galli, Enrico e Valentina, che ha svezzato imprenditorialmente nel migliore dei modi, e che sino all’ultimo ha seguito e accompagnato nelle loro ultime iniziative; oltre all’Altromondo, Rimini Beach Arena e Cocoricò. Negli anni ’60 e ’70 l’Altromondo è stato capace di ospitare nomi assoluti quali Ray Charles, James Brown, e Lucio Battisti, che nel locale di Rimini battezzò i Formula 3 con Alberto Radius. Il tutto in una struttura considerata assolutamente d’avanguardia, citata in diversi cataloghi e mostre d’architettura, su tutte ‘Radical Disco: Architecture and Nightlife in Italy 1965-1975‘, tenutasi a Londra nel 2015. Poi sarebbero arrivati gli anni ottanta, a seguire tutti i dj superstar, da Gigi D’Agostino ad Hardwell – sin dai suoi esordi al suo apice – ad Amelie Lens.

Attento ad ogni dettaglio, membro davvero della vecchia scuola, Bevitori era capace nel giro di un attimo di mettere in riga il dj fenomeno di turno e dopo due secondi riderci sopra, con quel disincanto e quella bonarietà romagnola che si accompagnavano ad una professionalità impeccabile e ad una volontà di ferro. Tra i fondatori del Silb, il Sindacato Italiano dei Locali da Ballo, è stato sempre sul pezzo sino all’ultimo, per utilizzare un’espressione in voga di questi tempi. Davvero una perdita che addolora tutti quelli che lo hanno conosciuto.

05.03.2021