Nel febbraio scorso, Ten Walls se ne uscì sui social con un post che fece scandalo per le opinioni fortemente omofobe, e più che omofobe, mi sento di dire stupide e un pochino, come dire… retrograde. Ne seguì un casino colossale, che portò l’artista lituano ad essere vittima di un linciaggio mediatico sicuramente prevedibile – e in una certa misura meritato, se non altro per l’ingenuità e il bassissimo profilo del post – ma, a mio personale modo di vedere, addirittura eccessivo, visto che il dj e produttore è stato poi bandito ed escluso da tanti eventi, festival e date (spesso già confermate) senza effettivi demeriti artistici. Come dire: la club culture non è omofoba, se la pensi così non sei di questo mondo. Giusto? Sbagliato? Eccessivo? Chissà. Quel che invece è sicuro, è che Ten Walls chiede pubblicamente scusa, con una lettera diffusa dal suo management e firmata in prima persona, dove oltre a fare ammenda si impegna a promuovere “l’educazione e la tolleranza” nel suo Paese. Scuse sincere o ricerca di redenzione, visto il disastroso impatto della vicenda? Vedremo. Ecco la lettera integrale.

29.09.2015