Foto: @facebook.com/sethtroxlerofficial
Le immagini che Seth Troxler ha condiviso sui social nelle ultime ore raccontano una tragedia che va ben oltre il danno materiale. Seimila vinili sommersi dall’acqua, etichette dissolte, copertine irrimediabilmente rovinate. Una collezione costruita in vent’anni di carriera, viaggi nei negozi di dischi di mezzo mondo, rarità pescate nei mercatini. Tutto finito sott’acqua dopo il violento temporale e l’alluvione che la scorsa settimana si è abbattuto su Ibiza, colpendo abitazioni, locali e attività commerciali in tutta l’isola.
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Il dj americano, che da anni divide la sua vita tra Zurigo e l’isola balearica dove detiene una residency storica al DC-10, ha lanciato un appello disperato attraverso Instagram. Troxler non ha nascosto la difficoltà psicologica: insieme alla moglie e ad alcune persone ha tentato di recuperare il recuperabile, ma l’impatto emotivo è stato devastante. La metà di una collezione che contava dodicimila pezzi è andata perduta, e con essa anni di ricerca e memoria musicale.
Il vinile porta con sé una fragilità particolare: non esistono backup, non ci sono copie di sicurezza. Quando un disco va distrutto, quella copia specifica scompare per sempre. L’appello cerca ora aiuto concreto: il dj chiede a chiunque si trovi a Ibiza di offrire una mano nel weekend per continuare il lavoro di recupero, offrendo un compenso. La scena di Ibiza sta rispondendo con solidarietà, dimostrando come la cultura dei club sia legata da vincoli che vanno oltre la musica.
15.10.2025